Il caso - Dirigente regionale al Turismo rimossa, Occhiuto: «Corto circuito burocratico, non politico» - Notizie
VIDEO | Dopo la decisione di bloccare un decreto da 164mila euro per l'acquisto di gadget, il presidente della Regione assolve l'assessore al ramo Fausto Orsomarso e annuncia che domani tornerà sulla questione con maggiore dovizia di particolari (ASCOLTA L'AUDIO)
di Salvatore Bruno
Parla di corto circuito burocratico e non politico Roberto Occhiuto, tornando sulla vicenda del decreto del Dipartimento Turismo, firmato dalla dirigente Gina Aquino, ora finita sulla graticola, con cui erano stati commissionati gadget per la promozione del marchio Calabria Straordinaria ad una società di Rende per una spesa di poco più di 164 mila euro, iva compresa.
Politica assolta
La scelta del Presidente di revocare la disposizione, intervenendo platealmente e a gamba tesa nelle procedure amministrative, con tanto di post sui social, ha stuzzicato gli osservatori su presunte divergenze con l'assessore al ramo Fausto Orsomarso. Ma non vi sarebbero frizioni con l'esponente di Fratelli d'Italia: «Fausto Orsomarso sta lavorando molto bene, ha ideato il marchio Calabria Straordinaria che viene utilizzato in tante belle occasioni, ci ha ben rappresentati alla Borsa Internazionale del Turismo, ma spesso chi dà l'indirizzo politico non è cosciente di quello che avviene nei dipartimenti».
Decreto da approfondire
Roberto Occhiuto ha risposto ai cronisti sull'argomento durante la visita istituzionale al Concours Mondial de Bruxelles, la prestigiosa competizione internazionale sulla qualità dei vini, in corso di svolgimento al Palazzetto dello Sport di Rende, con numerosi altri eventi collaterali distribuiti in tutta la Calabria. «Decreti del genere dovrebbero essere meglio approfonditi prima di essere firmati - ha aggiunto - Segnali del genere servono anche a rendere evidente a tutti, nei dipartimenti, che decisioni amministrative di questo tenore si devono attentamente ponderare. Come preannunciato - ha concluso - parlerò di questa storia domani, con dovizia di particolari»