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giovedì 23 giugno 2022 | 10:30
Sanità

Arrivano rinforzi - Sanità calabrese con le stellette: dopo Figliuolo il generale Battistini affianca Profiti ad Azienda Zero - Notizie

Ha curato la logistica nel team del commissario per l'emergenza Covid. In Calabria è chiamato ad occuparsi della recrudescenza della curva epidemica e della riorganizzazione dei Pronto soccorso (ASCOLTA L'AUDIO)

di Redazione

Il generale Antonio Battistini (foto Ansa)

Il generale dell'Esercito Antonio Battistiti sarà il superconsulente dell'Azienda zero, la nuova struttura che sovrintenderà alla gestione della sanità calabrese, centralizzando attività e funzioni prima in mano ad Asp e aziende ospedaliere. A richiedere il supporto di Battistini è stato il commissario dell'Azienda zero in persona, Giuseppe Profiti.

Una figura, quella del generale, ritenuta adatta anche alla luce del suo impegno durante l'emergenza pandemica. Battistini infatti ha lavorato a stretto contatto con il generale Francesco Paolo Figliuolo, all'interno della struttura commissariale da lui guidata, occupandosi in particolar modo della logistica.

E anche in Calabria Battistini è chiamato ad occuparsi di Covid. In particolare, l'impegno del generale in Azienda zero sarà legato alla recrudescenza della curva epidemica e alla riorganizzazione della rete di emergenza e urgenza e dei relativi protocolli funzionali. Un aiuto necessario, ha spiegato Profiti, viste anche le «gravi carenze strutturali, organizzative e tecnologiche» che affliggono i Pronto soccorso calabresi.

Il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, con una breve nota ha dato il benvenuto al generale Antonio Battistini «nella nuova squadra per cambiare la sanità calabrese». «Mi ha dato consigli e supporto preziosi nei mesi passati, quando era tra i primissimi collaboratori del generale Figliuolo - scrive il governatore -. Uomo di grande esperienza, è stato ai vertici della sanità militare, ed è un esperto di logistica. Saprà essere utile ad Azienda zero e alla sanità calabrese in questi mesi nei quali dovremo riformarla».