Sezioni
Edizioni locali
Blog
sabato 25 giugno 2022 | 08:25
Cronaca

Truffa al fisco - Reggio, maxi sequestro da 5,5 mln a tre fratelli imprenditori: sigilli a 4 società di capitali - Notizie

VIDEO | Il provvedimento è stato eseguito dalla Guardi di finanza, con il coordinamento della Dda reggina. Sequestrati patrimoni aziendali, beni immobili e beni mobili (ASCOLTA L'AUDIO)

di Redazione

La Guardia di finanza di Reggio Calabria, con il coordinamento della locale Procura della Repubblica - Dda, diretta dal Procuratore Giovanni Bombardieri, ha eseguito un provvedimento emesso dalla Sezione Gip/Gup del Tribunale della città dello Stretto che dispone l’applicazione del sequestro preventivo di 4 società di capitali e relativi patrimoni aziendali, beni immobili e beni mobili registrati, per un valore complessivo stimato in oltre 5,5 milioni di euro.

Le indagini

In particolare, le investigazioni hanno consentito di ricostruire come tre fratelli, imprenditori reggini, al fine di vanificare un’eventuale procedura di riscossione coattiva volta al recupero dell’ingente esposizione debitoria accumulata nel tempo - quantificata in oltre 1.200.000 euro - avrebbero dismesso fraudolentemente, mediante talune cessioni di rami d’azienda dissimulate da singole operazioni di vendita, la quasi totalità dei beni costituenti il patrimonio aziendale di una società di capitali, in favore di altre quattro società appositamente costituite. Queste ultime sono risultate formalmente intestate ai figli e ad altri prossimi congiunti, ma, di fatto, sarebbero sottoposte all’influenza e comunque all’etero direzione degli indagati.

In relazione alle risultanze delle attività di cui sopra, il Gip del Tribunale di Reggio Calabria, accogliendo la proposta avanzata dalla locale Procura della Repubblica – Dda - allo stato del procedimento ed impregiudicata ogni diversa successiva valutazione nel merito - ha disposto l’applicazione del sequestro preventivo dell’intero compendio aziendale delle quattro società di capitali costituite per la realizzazione del sopra descritto disegno criminoso, nonché dei beni immobili e mobili registrati oggetto delle alienazioni simulate, per un valore complessivo stimato in oltre 5,5 milioni di euro.