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martedì 9 agosto 2022 | 08:06
Salute

In difficolta’ - Ospedale Vibo, la fuga dei medici dopo i concorsi deserti: non c’è pace allo Jazzolino - Notizie

Nel reparto di anestesia e rianimazione i due dirigenti medici specialisti e vincitori dell’ultimo concorso (17 marzo 2022) hanno rassegnato a fine luglio le proprie dimissioni 

di Francesco Mobilio

L’ospedale di Vibo

Non c’è davvero pace per la sanità pubblica vibonese. In attesa da oltre un decennio che venga realizzato il nuovo ospedale provinciale e con gli attuali nosocomi di Vibo Valentia, Tropea e Serra San Bruno in condizioni tutt’altro che ottimali, a mettere ormai giornalmente a rischio l’erogazione dei servizi essenziali e la chiusura dei reparti è soprattutto la cronica carenza di personale: in quasi tutti i reparti ospedalieri, i medici specialisti non bastano più, sono pochi ovunque. Per loro lavoro, quindi, straordinario continuo e turni massacranti. Ma non si demorde, i servizi devono essere comunque assicurati.

Ma il dato – se vogliamo ancora più allarmante – è che a queste latitudini i medici specialisti rifiutano letteralmente di venire a lavorare: in molti casi, infatti, ai concorsi pubblici banditi oramai di continuo dall’Azienda sanitaria provinciale, pur di tentare di fare fronte alla carenza di organico, non si presenta alcun candidato e quando invece qualcuno decide di partecipare e poi viene assunto, nel giro di qualche settimana si pente, presenta le proprie dimissioni e va via. Per essere brevi: scappa. I motivi? Possiamo solo immaginarli: le strutture ospedaliere locali non forniscono garanzie strutturali tali da poter svolgere il proprio lavoro con la necessaria serenità ed efficienza e, quindi, il rischio è quello di non riuscire a fornire le necessarie risposte alla collettività. Anzi, spesso i pazienti sono costretti a recarsi in ospedali fuori provincia per avere la necessaria assistenza medica.

È fuga dall’Unità operativa di Anestesia e Rianimazione

I medici specialisti, dunque, scappano. È quanto accaduto all’interno dell’Unità operativa di anestesia e rianimazione dell’ospedale civile Jazzolino, reparto diretto con riconosciuto impegno e professionalità dal primario Peppino Oppedisano e che soffre da anni della carenza di organico. I due dirigenti medici specialisti, vincitori dell’ultimo concorso (17 marzo 2022) per il conferimento di un incarico, a tempo pieno e determinato, per tre anni, hanno infatti rassegnato a fine luglio le proprie dimissioni. 

Una decisione che, dunque, è sembrata simile ad una autentica fuga. E pensare che detto bando era stato redatto e pubblicato dai vertici dell’Asp proprio «al fine di colmare tempestivamente la grave carenza di personale medico dell’Unità operativa di Anestesia e Rianimazione del nosocomio del capoluogo» e, dunque, al fine di «garantire l’erogazione dei servizi essenziali, scongiurando il conseguente rischio di una possibile chiusura del reparto».

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