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domenica 28 agosto 2022 | 06:30
Cronaca

Crisi senza uscita - «Bollette da 20mila a 200mila euro, tra 10 giorni chiudiamo»: il grido di un’azienda calabrese - Notizie

Un’impresa catanzarese che produce mattoni è stritolata dal caro energia: «Non riusciamo nemmeno più a stabilire il prezzo di vendita al pubblico». Il disperato appello

di Luana  Costa

«Nel giro di dieci giorni fermeremo la produzione». Si lascia ancora aperto uno spiraglio alla speranza nello stabilimento della Cotto Cusimano a Settingiano. Qui dove si cuociono i laterizi, il forno rappresenta lo strumento principe di lavoro e da qualche tempo anche il barometro delle turbolenze di mercato.

«Abbiamo registrato un aumento pari a dieci volte delle bollette del gas - precisa Francesco Cusimano -. Siamo passati da 20mila a 200mila euro mentre per l’energia elettrica si è passati da 25 a 75 centesimi. Questo ci sta creando problemi di programmazione e di prezzi: non avendo più la misura dei costi non sappiamo a quanto vendere il prodotto».

Le principali voci di costo per l’azienda di laterizi sono gas ed elettricità: il primo per la cottura dei mattoni e la seconda per tenere in vita le macchine e gli strumenti di lavoro. «Stiamo pensando di sospendere le attività – conferma l’imprenditore -. In un simile contesto non si riesce neppure a fare magazzino: i costi sono ormai esorbitanti. Se prima, ad esempio, per il mattone pieno il prezzo di vendita era di 40 centesimi adesso siamo arrivati ad un euro e venti centesimi. Il mercato non è in grado di assorbire questi prezzi, dal momento che gli aumenti si ripercuotono sulla vendita al pubblico».

Così la scelta sofferta ma obbligata: «Nel giro di dieci giorni fermeremo la produzione, se la situazione non dovesse migliorare. Al momento navighiamo a vista, è una condizione che non ci consente altre vie d’uscita. Ma da quel che so anche altre aziende sono intenzionate a farlo: per il momento restiamo in attesa delle evoluzioni per comprendere se val la pena resistere o sospedere».

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