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domenica 18 settembre 2022 | 19:30
Attualità

Un sorriso di domenica - Nasi rossi d’amore, i clown volontari di nuovo in corsia per i bimbi ricoverati a Vibo Valentia - Notizie

L’associazione Vip ha ripreso l’attività dopo la pausa estiva. L’accordo con l'Asp e lo Jazzolino prevede che per due domeniche al mese potranno incontrare i piccoli degenti per rallegrare la loro permanenza in ospedale

di E. D. G.

Di nuovo in corsia per portare un sorriso ai piccoli degenti dell’ospedale di Vibo Valentia. Dopo la pausa estiva, i volontari dell’associazione Clown Vip Vibo hanno nuovamente indossato i nasi finti e sono tornati a rallegrare le giornate di quei bambini che, loro malgrado, sono costretti a una degenza ospedaliera.

«In accordo con l'Asp e il primario Salvatore Braghò - spiegano - abbiamo calendarizzato i nostri interventi che si svolgeranno per due domeniche al mese. Come sempre, siamo stati accolti con grande entusiasmo sia dai pazienti che dal personale medico. Primario, caposala e infermieri ci hanno dato il benvenuto con gioia, facendoci sentire tutto il calore che genera la maschera più piccola del mondo: il nostro naso rosso». I più felici erano, ovviamente, i bambini, per i quali i clown volontari hanno messo in scena sketch e piccoli giochi di prestigio, facendo risuonare risate e applausi nei locali del reparto.

«La magia che ogni volta si crea durante l’incontro con i nostri piccoli e grandi amici nelle corsie degli ospedali in Italia - ma anche nei Paesi poveri del mondo dove talvolta andiamo in missione - ci rende sempre più consapevoli di quanto sia importante quello che facciamo, di quanta gioia regaliamo e di quanta ne riceviamo».

Anche questa volta, a Vibo, il risultato era garantito dall’impegno di questi volontari che rinunciano anche a citarsi con i propri nomi di battesimo, preferendo ricorrere solo al loro nome da clown: Maco, Ohsbirulina, Gabbateju e Morgana, sono loro che hanno trasformato in un bel ricordo anche una domenica in ospedale.

«Le persone che incontriamo negli ospedali, nelle case di riposo, nelle carceri, nelle comunità - concludono -, hanno bisogno della nostra sensibilità, della nostra allegria, del nostro tempo e della nostra capacità di saper toccare i tasti giusti, di saper interagire in qualsiasi situazione di difficoltà e sofferenza, di degrado e disagio. Ma anche noi riceviamo tanto in termini di calore umano. E abbiamo bisogno del loro benessere e dei loro sorrisi per dare valore al nostro servizio di volontariato che svolgiamo in modo completamente gratuito con grande dedizione».