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giovedì 10 dicembre 2015 | 08:24
Cronaca

‘Ndrangheta, 250 anni di carcere per la cosca Molè di Gioia Tauro - Notizie

Quattro assoluzioni e ventinove condanne, che oscillano dai 2 ai 17 anni di reclusione. L’accusa principale è di associazione mafiosa, traffico di droga e armi

di Redazione

È una sentenza storica quella pronunciata ieri dal gup Cinzia Barillà all’esito del processo abbreviato scaturito dall’inchiesta “Mediterraneo” contro la cosca Molè di Gioia Tauro.

 

Quattro gli assolti: Vincenzo Bagalà, Vincenzo Ritrovato, Manuel Alexander Signoretta, e Valeria Mesiani Mazzacuva. Ventinove le condanne con pene che oscillano dai, 2 anni di reclusione, pena sospesa, inferta a Pietro Giovanni De Leo ai 17 anni e 8 mesi di Carmelo Stanganelli.

 

Associazione mafiosa, traffico di droga e di armi, intestazione fittizia di beni, queste erano le accuse contestate, a vario titolo, dall’Antimafia reggina.

 

L’indagine denominata ‘Mediterraneo’ ha permesso di ricostruire le strategie economiche del clan a partire dal primo febbraio 2008, giorno in cui verrà freddato l’unico dei tre fratelli in libertà, Rocco Molè.

 

Dopo l’uccisione del boss, per gli inquirenti, è il capo storico del clan, Girolamo, dal carcere di Secondigliano, a impartire gli ordini alla cosca: allontanarsi da Gioia Tauro verso Roma, rientrando in Calabria solo periodicamente.

 

L’indagine, dunque, ha svelato l’attività di narcotraffico del clan, attraverso la quale i Molè sarebbero riusciti ad assicurarsi un regolare flusso di ingenti quantitativi di hashish e cocaina in entrata nella Capitale, dove avveniva la distribuzione. Centro propulsore delle attività restava comunque la Piana di Gioia.

 

La droga arrivava anche da Marocco, Spagna e Francia. La cosca riusciva a gestire anche lo stoccaggio e lo smistamento dei carichi di cocaina, introdotti dai Balcani sul territorio nazionale.

 

Decisivo per le indagini il supporto dei collaboratori di giusizia: Pietro Mesiani Mazzacuva, Furfaro e Marino Belfiore.

 

Qui di seguito le condanne e le assuluzioni:

 

Antonio Albanese 8 anni di reclusioneCarmelina Albanese, 8 anni di reclusioneCosimo Amato, 6 anni e 4 mesi di reclusioneKhayi Ayoub Baba, 14 anni di reclusioneVincenzo Bagalà, assoltoGiuseppe Belfiore, 6 anni e 4 mesi di reclusione e 10 mila euro di multaMarino Belfiore, 3 anni e 8 mesi di reclusione e 6 mila euro di multaAntonio Bonasorta, 6 anni e 8 mesi di reclusione e 10 mila euro di multaGiovanni Burzì, 2 anni di reclusione e 14 mila euro di multaFabio Cesari, 11 anni e 4 mesi di reclusioneCarmelo Cicciari, 8 anni e 8 mesi di reclusioneGaetano Cicciari, 7 anni di reclusione e 9 mila euroPatrizio D’Angelo, 2 anni e 4 mesi di reclusione e 16 mila euro di multaPietro Giovanni De Leo, 2 anni di reclusione (pena sospesa)Patrizio Fabi, 10 anni e 8 mesi di reclusioneEugenio Ferramo, 2 anni e 4 mesi di reclusione e 16 mila euro di multaArcangelo Furfaro, 12 anni e 2 di reclusioneDomenico Galati, 3 anni di reclusione e 4 mila euro di multaGiuseppe Guardavalle, 2 anni di reclusione e 14 mila euro di multaGirolamo Magnoli, 17 anni di reclusioneDomenico Mazzitelli, 8 anni e 8 mesi di reclusioneIppolito Mazzitelli, 8 anni di reclusionePietro Mesiani Mazzacuva, 5 anni e 4 mesi di reclusioneValeria Mesiani Mazzacuva, assoltaFrancesco Modaffari, 4 anni di reclusione e 4 mila euro di multaAntonio Molè ( classe 1989), 12 anni di reclusioneAntonio Molè (classe 1990), 9 anni di reclusioneAnnunziato Pavia, 14 anni di reclusioneFiorina Silvia Reitano, 8 anni di reclusioneVincenzo Ritrovato, assolto Pasquale Saccà, 11 anni e 4 mesi di reclusioneStefano Sammarco, 11 anni e 4 mesi di reclusioneDomenic Signoretta, 12 anni e mesi di reclusioneManuel Alexander Signoretta, assoltoCarmelo Stanganelli, 17 anni e 8 mesi di reclusione