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venerdì 25 novembre 2022 | 22:06
Ambiente

Danni per il maltempo - Il consigliere regionale De Nisi: «Serve una task force, i fondi per l’erosione costiera devono essere spesi» - Notizie

Il politico vibonese: «È necessario che venga dichiarato lo stato di calamità naturale affinché vengano erogati agli amministratori locali fondi e strumenti e per favorire interventi immediati»

di Redazione

«Bisogna istituire una task force dedicata all’erosione costiera». Lo sostiene in una nota stampa il consigliere regionale Francesco De Nisi, intervenuto per esprimere solidarietà alle comunità calabresi colpite dal maltempo di questi giorni: «Ancora una volta ci troviamo, purtroppo, davanti a un film drammatico già visto. È un chiaro segno di debolezza e vulnerabilità del nostro territorio che deve essere messo in sicurezza con interventi efficaci e costanti di contrasto al dissesto idrogeologico».

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La situazione è grave e in alcuni tratti assume connotati tragici. A Briatico, per esempio, la furia del maltempo che ha investito la Calabria Tirrenica ha lasciato dietro di sé il porto completamente devastato, il borgo marinaro pesantemente danneggiato e criticità alle arterie stradali, alle pompe di sollevamento, ai lidi e agli arenili. Pesanti danni anche a Tropea. «Ecco che la prevenzione - aggiunge De Nisi - in un periodo di eventi climatici estremi diventa una questione di sicurezza dei cittadini.  È necessario che in tempi brevi venga dichiarato lo stato di calamità naturale affinché vengano erogati agli amministratori locali fondi e strumenti e per favorire interventi immediati a sostegno di aziende e cittadini colpiti economicamente».

De Nisi, evidenzia che «occorre guardare al futuro attraverso l’istituzione di una task force dedicata al fenomeno dell’erosione costiera sfruttando, con interventi mirati e dalla tempistica concretamente fattibile, le opportunità messe a disposizione dal Por 2021 - 2027 ».

Nel riaffermare la propria vicinanza alle popolazioni delle zone colpite dal maltempo, conclude sostenendo con forza che «non è più sostenibile che i fondi destinati all’ erosione costiera vengano puntualmente non spesi e conseguentemente disimpegnati perché i tempi di completamento di un lavoro di erosione supera i dieci anni».