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lunedì 5 dicembre 2022 | 20:00
Economia e Lavoro

Il convegno - Agroalimentare, a Corigliano Rossano il Rotary discute di rilancio del made in Italy e di Sud - Notizie

VIDEO | All’iniziativa hanno preso parte importanti rappresentanti nazionale dell’associazionismo di categoria. Tra le proposte migliaia di ettari di terreno non sfruttati da affidare ai giovani

di Matteo Lauria

Rilancio del made in Italy, tutele e lotta alla contraffazione. Sono i punti sostanziali emersi nel corso di un incontro di un forum organizzato dal Rotary club “Rossano Bisantium”, in collaborazione con la commissione distrettuale Rotary “Olivo e Olio”, il Rotary club Viterbo e il Consorzio Mediterrae  e Centro della Pace. Il tutto con il patrocinio del Distretto Rotary e del Consiglio Regionale della Calabria. All’evento hanno preso parte i club service da Crotone a Rocca imperiale.

Tema centrale “Il ruolo dell'agricoltura e dell'agroalimentare nello sviluppo economico e sostenibile delleregioni del Sud Italia. Nuove prospettive per le giovani generazioni: colture innovative start up”. Tra i relatori Carlo Verdone, presidente e fondatore di Federitaly che ha sottolineato l’importanza del made in Italy: «Soprattutto al Sud dove vengono mantenute delle tradizioni straordinarie con produzioni di alta qualità».

Il presidente Verdone ha apprezzato la presenza di tanti giovani e di tante donne imprenditrici: «Purtroppo in Italia il made in italy è ancora poco tutelato. In Italia manca una vera legislazione. Come Federitaly abbiamo lanciato il primo marchio collettivo di origine che prevede maggiore rigore nei controlli, lotta alla contraffazione e tutela reale delle produzioni italiane». Roberto De Pascalis, presidente del Consorzio Mediterrae, guarda con favore a una progettazione innovativa in grado di favorire la possibilità di intercettare fondi a tutela del made in Italy.

A tal riguardo è allo studio un sistema informatico in grado di fornire importanti garanzie sotto il profilo della tracciabilità, ma il governo deve accelerare le procedure. Anche la Regione ha un ruolo importante: «La Calabria ha circa 400mila ettari di terreni abbandonati e migliaia di ettari boschivi che possono essere gestiti da giovani organizzandosi in cooperative, aiutandoli mediante il nostro supporto».