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venerdì 16 dicembre 2022 | 20:46
Politica

Il caso - Cosenza, Emilio Greco espulso dalla Lega 24 ore prima della sua elezione a segretario cittadino: «Non vogliono il cambiamento» - Notizie

La decisione è stata assunta dal Comitato disciplinare di garanzia del Carroccio. Il provvedimento è stato adottato «a causa di ripetuti comportamenti gravemente lesivi della dignità di altri soci»

Emilio Greco

Espulso alla vigilia della sua elezione a segretario cittadino di Cosenza. È quanto accaduto ad Emilio Greco, avvocato e militante del partito che, nel pomeriggio di oggi, ha ricevuto il provvedimento di espulsione dalla Lega.

La decisione di espellere l'unico candidato alla segreteria cittadina - come ha reso noto lo stesso Greco - è stata assunta dal Comitato disciplinare di garanzia riunitosi oggi nella sede nazionale di via Bellerio a Milano e comunicata per conoscenza anche alla segreteria calabrese. Il provvedimento, che è stato adottato come riporta il testo «a causa di ripetuti comportamenti gravemente lesivi della dignità di altri soci», è firmato dal presidente dell'organismo Maurizio Bosatra.

«Ho ricevuto poc'anzi il provvedimento di espulsione - ha dichiarato Greco - dalla Lega Salvini. Il motivo è da ricercare in alcuni post, di carattere squisitamente politico, scritti prima delle ultime elezioni. Il provvedimento arriva 24 ore prima dello svolgimento del congresso cittadino del partito in cui ero l'unico candidato, sostenuto apertamente dagli iscritti. È persino ultroneo sottolineare che questa decisione va a stroncare un normale dibattito democratico e sì fonda su ragioni incomprensibili».

«Se davvero il mio comportamento fosse stato riprovevole e contrario alle "buone norme" della Lega - aggiunge Greco - si sarebbe dovuto agire tempestivamente, peraltro assegnando al sottoscritto quegli elementari diritti di difesa e dì controdeduzione previsti pure nell'ordinamento nordcoreano. Ritengo che questa espulsione, che non scalfisce i miei ideali, sia anche un chiaro messaggio politico nei confronti dì chi sosteneva la mia candidatura e sia lo specchio di una visione delle cose illiberale e antidemocratica. Evidentemente nella Lega cosentina e calabrese non si vuole dare corso al cambiamento».