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lunedì 16 gennaio 2023 | 19:49
Cronaca

La latitanza del boss - Matteo Messina Denaro non è un no vax: tre dosi di vaccino antiCovid sotto falso nome - Notizie

Avrebbe ricevuto tre dosi di siero, tra marzo e dicembre 2021, nel suo paese d’origine a Castelvetrano, nel Trapanese 

di Redazione

Emergono nuovi particolari a seguito della cattura di Matteo Messina Denaro. Il superboss di Cosa nostra, catturato all'interno della clinica privata La Maddalena di Palermo, dove un anno fa era stato operato e da allora stava facendo delle terapie in day hospital, si sarebbe sottoposto a vaccinazione antiCovid. Avrebbe ricevuto tre dosi di siero, tra marzo e dicembre 2021, a Castelvetrano, suo paese d’origine. I tre accessi nel centro vaccinale del piccolo borgo in provincia di Trapani sarebbero stati registrati sotto il nome di Andrea Bonafede, classe 1963, nato a Campobello di Mazara. Stessi dati usati per le cure presso la clinica palermitana. Secondo quanto si è appreso in ambienti de La Maddalena, Matteo Messina Denaro, soffriva di tumore al colon e aveva metastasi epatiche per cui si sottoponeva a cicli periodici di trattamenti chemioterapici. L'inchiesta che ha portato alla cattura del capomafia di Castelvetrano (Tp) è stata coordinata dal procuratore di Palermo Maurizio de Lucia e dal procuratore aggiunto Paolo Guido.LEGGI ANCHE: Fine della latitanza | «Mi chiamo Matteo Messina Denaro»: gli attimi prima della cattura del superboss