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mercoledì 15 febbraio 2023 | 12:58
Cronaca

Maltrattamenti - Cani da caccia rinchiusi in un recinto tra rifiuti e degrado, una denuncia nel Reggino - Notizie

I due animali sono stati trasferiti in canile in attesa di una famiglia che li adotti. La vicenda partita dopo le segnalazioni alla Lav

di Redazione

Erano detenuti in un piccolo recinto fatiscente, tra rifiuti e deiezioni, senza adeguato riparo e con solo poca acqua sporca a disposizione. Zara e Amir, due cani da caccia, madre e figlio, vivevano in queste condizioni a Bova Marina. Dopo lacune segnalazioni, i volontari di Lav Reggio Calabria, hanno effettuato alcuni sopralluoghi documentando le condizioni nelle quali versavano i due cani, esposti alle torride temperature estive e al gelo invernale, alimentati con quel poco cibo rinvenuto all’interno del recinto.

Successivamente la sede locale Lav ha presentato una denuncia al Comando provinciale dei Carabinieri di Reggio Calabria. I militari forestali della compagnia di Melito e un medico veterinario Asp, nonché i volontari dell’associazione animalista hanno quindi effettuato una verifica al seguito della quale il veterinario ha provveduto a denunciare un uomo per maltrattamento e detenzione non idonea di animali. I cani sono stati affidati ai volontari Lav e trasferiti presso un rifugio dove sono stati sottoposti agli accertamenti medico-specialistici, risultando affetti da leishmania, e alle terapie veterinarie necessarie a ristabilirne lo stato di salute. 

«Zara e Amir ora aspettano una famiglia che regali loro il riscatto che meritano, ma ci sono molti cani che vivono nelle stesse condizioni. La zona in cui li abbiamo trovati, infatti, è costellata di situazioni analoghe. La detenzione di cani in recinti abbandonati a loro stessi e utilizzati saltuariamente per battute di caccia è molto frequente, a testimonianza del fatto che sono considerati solo come strumenti utili a uno scopo e non come esseri senzienti  – sottolinea Davide Cartisano, referente Lav Reggio Calabria – Invitiamo la cittadinanza a non voltare lo sguardo dall’altra parte e segnalare queste situazioni, oltre che sollecitare Comuni e forze dell’Ordine a rinforzare i controlli in  zone che spesso sono considerate terra di nessuno dove proliferano attività illecite, spesso a danno degli animali».