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venerdì 21 aprile 2023 | 13:46
Cronaca

Il processo - «Fatti non foste a viver come bruti», l’inferno in cui è precipitata la famiglia Ferrerio nell’arringa finale del loro avvocato - Notizie

Dopo la requisitoria del pm e la richiesta a 20 anni per Passalacqua, il legale Fabrizio Gallo ha ripercorso i momenti successivi all'aggressione al ventenne bolognese oggi in coma irreversibile: «Non hanno capito la gravità di quello che hanno fatto»

di Procolo Guida

Il tribunale di Crotone e, nel riquadro, Davide Ferrerio

Ha citato anche Dante l’avvocato Fabrizio Gallo nell’arringa finale che porterà a sentenza, nella stessa giornata di oggi, il processo con rito abbreviato nei confronti di Nicolò Passalacqua, il 23enne accusato di tentato omicidio aggravato per aver pestato, e ridotto in coma irreversibile, il ventenne bolognese Davide Ferrerio. Il pm al termine della sua requisitoria ha chiesto per l'imputato 20 anni di reclusione.

Sotto processo anche Anna Perugino e Andrej Gaju, accusati di concorso anomalo in tentato omicidio. La famiglia di Davide, assistita anche dall’avvocato Gabriele Bordoni, è presente in aula e non sono mancate tensioni ed addirittura invettive dopo lo scontro all’entrata.

Fabrizio Gallo, legale del fratello di Davide, nell’arringa finale terminata qualche istante fa, ha ripercorso l’intera vicenda a partire dalla brutale aggressione dello scorso agosto. «Non è grave solo quello che si è visto nel video delle telecamere che oramai è tragicamente famoso in tutto il mondo - ha sottolineato in aula l’avvocato Gallo -. È ancora più terrificante quello che non si è visto dopo e che abbiamo appreso in questa aula di tribunale dal resoconto delle intercettazioni: lo sfottò del commento ("è caduto come un salame"), l’andare a prendere cornetti e bibite, il postare ancora balletti su Tik tok, anche in carcere non è mancata la ricerca del web con telefonini rubati anche a portatrici di handicap, i precedenti con aggressioni e minacce ad altri soggetti; insomma un quadro - ha detto Fabrizio Gallo - che ci dice chiaramente che nessuno di questi imputati ha ancora compreso la gravità di ciò che hanno commesso e si sono preparati a commettere».

«Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza – ha poi rammentato Gallo le celebri parole della Divina Commedia al Canto XXVI dell’Inferno – e Davide aveva anche provato fino all’ultimo istante ad evitare che Passalacqua potesse comportarsi da bruto, provando a scappare».

«Questo è un momento importante anche per questa intera comunità che si è stretta attorno alla famiglia di Davide con incredibile compassione, comprendendo che abbiamo perso tutti - ha ammonito il legale del padre e del fratello di Davide Ferrerio - e non possiamo farci soggiogare dalla brutalità bestiale, e nel chiederci cosa avremmo potuto e dovuto fare di più e meglio, dobbiamo scacciare i cattivi pensieri e combattere perché anche attraverso sentenze giuste, possiamo cercare di impedire che possano riaccadere tali brutalità e si condannino intere comunità come questa crotonese e calabrese».