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mercoledì 26 aprile 2023 | 21:00
Attualità

Il progetto - Soverato, all’Istituto alberghiero la prima aula multisensoriale per studenti speciali in Calabria - Notizie

VIDEO | È la scuola con il più alto numero di ragazzi diversamente abili che ha da poco inaugurato uno spazio pensato per loro e realizzato grazie al contributo di volontari e associazioni del territorio

di Rossella  Galati

L'istituto alberghiero di Soverato è la prima scuola in Calabria ad avere un'aula multisensoriale dedicata agli studenti con disabilità. Un primato che si aggiunge a quello del numero di ragazzi speciali, il più alto tra gli istituti scolastici dell'intera provincia di Catanzaro. Sono infatti 40 gli studenti diversamente abili che possono usufruire quotidianamente di questo spazio pensato per loro e realizzato grazie alla sensibilità di cittadini, associazioni, Comune di Soverato, delle associazioni Corsaro Blu e Amici di Ambra, e volontari, su input di Giuseppe Chiaravalloti. Tredici mila euro circa, tanto è servito per poter attrezzare l'aula con ausili didattici, dipingere le pareti, fissare la pavimentazione antitrauma e così via. «La soddisfazione più grande quando abbiamo inaugurato – commenta Chiaravalloti – è stata vedere i ragazzi sorridere».

Migliorare l'autonomie e le capacità funzionali 

L'iniziativa contribuisce quindi in modo significativo al miglioramento dello stato emotivo degli studenti speciali. «Uscire dall'aula, dal solito setting scolastico, a loro fa molto bene – spiega il docente di sostegno Alessandro Severini -. Perché oltre alle attività curriculari quotidiane, arriva un momento in cui i ragazzi si stancano non riuscendo a mantenere l'attenzione viva per tutto il tempo necessario quindi possono venire qui a rilassarsi, a fare attività di depotenziamento, per sviluppare le relazioni e l'autonomia». Un progetto favorevolmente accolto dal dirigente scolastico Renato Daniele che nel ringraziare i promotori commenta: «Io mi auguro che tutte le scuole calabresi possano avere un'aula di questa portata per andare incontro alle esigenze di chi è meno fortunato».