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lunedì 8 maggio 2023 | 22:00
Cronaca

La protesta - Siderno, oltre 200 bambini senza scuola: il progetto da 4 milioni per il nuovo istituto fermo da 5 anni - Notizie

VIDEO | Genitori e insegnanti in piazza per chiedere al Genio civile di accelerare l''iter del progetto del 2018: «Ci sentiamo abbandonati». Il sindaco Fragomeni: «Speriamo che l'autorizzazioni arrivi già in settimana»

di Ilario  Balì

L’avvio dei lavori di demolizione e ricostruzione di un edificio chiuso da due anni, come da progetto finanziato nel 2018 con oltre 4 milioni di euro. È quanto chiedono genitori e alunni dell’istituto secondario di primo grado di Siderno, che oggi sono scesi in piazza per sollecitare le istituzioni alla risoluzione del disagio patito dai giovani studenti da oltre due anni.

Il progetto è attualmente fermo negli uffici del Genio Civile provinciale e il timore di tutti è che l’opera a lungo sognata possa restare chiusa in un cassetto per cavilli burocratici. «Vorremmo che le autorità si occupassero della situazione – racconta una mamma - affinché il progetto venga approvato nel più breve tempo possibile. La nostra paura è sia quella di perdere il finanziamento, e sia che quello approvato all’epoca non sia più sufficiente».

Attualmente gli oltre 200 alunni sono ospitati in alcuni locali messi a disposizione dall’istituto commerciale “Marconi”. Una convivenza che genitori e insegnanti temono possa durare ancora a lungo. A farsi carico delle lagnanze dei bambini e delle loro famiglie è stata l’amministrazione comunale sidernese, guidata dal sindaco Mariateresa Fragomeni.

«Queste iniziative rafforzano il lavoro dell’amministrazione. Sappiamo che il Genio civile ha delle difficoltà – ha ammesso il primo cittadino - Stiamo cercando di andare spediti e stiamo seguendo l’evolversi della situazione. Tra oggi e domani verranno presentate integrazioni al progetto, ci auguriamo che arrivi l’autorizzazione già in settimana. Essendo un progetto che risale al 2018, ci dovrà essere un aggiornamento dei prezzi. Ci auguriamo che la Regione sia disponibile ad integrare le risorse per evitare di perdere il finanziamento».