Sezioni
Edizioni locali
Blog
martedì 16 maggio 2023 | 11:50
Sanità

Sanità - Spunta una proposta legislativa da portare a Roma per blindare i bilanci delle Asp calabresi: si punta a una deroga - Notizie

Entro giugno l'approvazione dei consuntivi 2022. Ma l'obiettivo è di riuscire ad arrivare fino al 31 dicembre 2024 per ricostruire le annualità precedenti

di Luana  Costa

Un nuovo lifting legislativo si profila all’orizzonte con l’obiettivo di blindare i bilanci consuntivi 2022 delle aziende sanitarie e ospedaliere calabresi. L’asticella per l’approvazione dei documenti contabili è già stata traslata di qualche mese – dal 30 di aprile al 30 di giugno – ma ora si punta a dilazionare ancora le operazioni di ricostruzione almeno fino al 31 dicembre 2024.

La proposta 

È questo il canovaccio su cui si lavora per definire una nuova proposta di testo legislativo da far approvare a Roma. Le principali preoccupazioni si addensano non a caso sulle due aziende sanitarie che non approvano i propri bilanci ormai da diversi anni ma che con questo escamotage potranno disporre di più tempo per definire con maggiore precisione e attendibilità i documenti contabili, ferma restando la scadenza del 30 di giugno per l’approvazione dei consuntivi 2022.

Solo il tempo potrà dire se l’Asp di Cosenza e l'Asp di Reggio Calabria sono effettivamente nelle condizioni di riuscire nell’impresa. Un mese e mezzo è quel che resta per completare (almeno al 70%) l’operazione di circolarizzazione dei crediti e procedere poi al varo del documento contabile. Una fotografia dell’esposizione debitoria massima che però non restituirà un bilancio sufficientemente attendibile a causa dell’assenza di alcuni dati contabili riferibili alle annualità precedenti.

La deroga

Allo studio, quindi, l’intervento legislativo che servirà ad introdurre una sorta di deroga con lo scopo di ricostruire le poste di bilancio mancanti, apportare le dovute correzioni alle scritture contabili e modificare, di conseguenza, anche i bilanci consuntivi 2022. Fino al 31 dicembre 2024. Questa la proposta che dovrebbe approdare a Roma per ottenere l’approvazione attraverso uno strumento legislativo ancora da definire.