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lunedì 24 luglio 2023 | 13:11
Sanità

La testimonianza - La buona sanità esiste anche in Calabria: «Amore e tanta umanità dei medici di Vibo verso mia madre, grazie» - Notizie

Le parole colme di gratitudine di Carmelo Macrì per i professionisti dell'ospedale: «Oggi mia mamma non c'è più ma posso confermare che ha ricevuto allo Jazzolino tutte le premure che le necessitavano»

di Giusy D'Angelo

Troppo spesso sentiamo parlare di cattiva sanità, di carenza di operatori, di file interminabili ai pronto soccorso, di visite prenotate dopo anni. Ma non è tutto marcio. Lo dimostrano le parole cariche di gratitudine nei confronti dei medici dell’ospedale “Jazzolino” di Vibo Valentia riferite dal figlio di una paziente recentemente scomparsa. Parole di elogio verso i camici bianchi, ma anche infermieri e oss che lavorano senza sosta, a volte con turni estenuati e con criticità strutturali di non poco conto.  

A pronunciarle, Carmelo Macrì: «Mia mamma, Sebastiana Silipo, è stata ricoverata presso il nosocomio cittadino dall’11 al 18 luglio, quando è venuta a mancare. Come famiglia desideriamo ringraziare tutti gli operatori in servizio presso il reparto di Chirurgia, diretto dal dottor Zappia, per la loro umanità. Per l’attenzione e le cure che le hanno rivolto. Si sono adoperati con ogni mezzo, dimostrando di avere a cuore il benessere fisico e anche psicologico del paziente e dei loro cari». La donna, 71 anni di Vibo Valentia, era stata sottoposta ad un delicato intervento al fegato, per la rimozione di una massa tumorale. L’operazione si è svolta in giugno presso l’ospedale di Cosenza.

«In questa ultima fase -ricorda il figlio - necessitava di quotidiane medicazioni e cure. Oggi mia madre non c’è più ma posso confermare che ha ricevuto allo “Jazzolino” tutte le premure che le necessitavano. Non esiste solo la cattiva sanità – conclude- esistono, anche a queste latitudini, medici e personale sanitario che con grandi sacrifici e mossi da sentimenti di amore verso il prossimo, contribuiscono ad allievare le sofferenze dei malati e dei loro familiari. Il reparto di “Chirurgia” ne è un esempio».