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lunedì 14 agosto 2023 | 15:14
Cronaca

Storie criminali - ’Ndrangheta, quel filo rosso sangue tra Calabria e Marche: Inzitari doveva essere ucciso come Marcello Bruzzese - Notizie

Nel provvedimento del gip di Catanzaro vengono evidenziate le analogie tra i due agguati mafiosi: il primo avvenuto nel 2017 a Corigliano Rossano, l'altro a Pesaro nel 2018

di Antonio Alizzi

Corigliano Rossano e Pesaro, un filo rosso lega due agguati di mafia avvenuti a distanza di circa un anno nelle due città. Il primo è il tentato omicidio di Pasquale Inzitari nel piazzale antistante il centro commerciale “I Portali”, nel comune dello Ionio cosentino, a luglio 2017. L’altro è invece l’assassinio di ‘ndrangheta consumato il 25 dicembre 2018 nelle Marche: vittima Marcello Bruzzese, fratello del collaboratore di giustizia Girolamo Bruzzese. Le analogie tra i due episodi, soprattutto nella parte che riguarda gli esecutori materiali, sono evidenziate dal gip distrettuale di Catanzaro, nel capitolo dedicato alle esigenze cautelari, in ordine alla richiesta d’arresto avanzata dalla Dda di Catanzaro nei confronti di Michelangelo Tripodi, Francesco Candiloro, Gianenrico Formosa e Scarcella.

«Il modus operandi accertato fa individuare una serialità nell’agire degli indagati, laddove gli stessi elementi che ingenerano il reato e le sue sfaccettature aggravanti evidenziano proprio l’abitualità di tali soggetti e la loro capacità e caparbietà a commettere azioni di tal fatta» si legge nel provvedimento.

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