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martedì 24 ottobre 2023 | 21:09
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Camorra - Luce sugli omicidi De Caro e Bevilacqua avvenuti a Napoli: 4 arresti dopo 30 anni - Notizie

Tre boss si trovavano già in carcere mentre un quarto indagato è stato rintracciato a Roma dove si era trasferito. Qui faceva la comparsa in diverse fiction

di Redazione

Quattro ordinanze di custodia in carcere per due omicidi di camorra avvenuti oltre trenta anni fa, quello di Angelo De Caro, ucciso a Napoli in via Gherardo Marone il 6 giugno 1990, e quello di Pasquale Bevilacqua, assassinato a Napoli in via Cupa Coppa di Chiaiano il 6 febbraio 1991. Ad eseguire le misure è stata la Polizia, in seguito ad indagini coordinate dalla Procura distrettuale. Tra i destinatari c'è Giuseppe Lo Russo, alias Peppe o' Capitone, detenuto nel carcere di Catanzaro: secondo gli inquirenti, Lo Russo - vertice dell'omonimo clan egemone nei quartieri di Miano, Chiaiano, Piscinola e Marianella - sarebbe responsabile di entrambi gli omicidi. Lo Russo è detenuto ininterrottamente dal 1998 a causa di una pena a 25 anni di reclusione per associazione camorristica, omicidio, estorsione e reati in materia di stupefacenti.

Gli altri provvedimenti hanno riguardato Vincenzo Licciardi, detto "O Chiatt", detenuto nella casa di reclusione di Opera; Gaetano Bocchetti, "Nanuzz", internato nella casa circondariale di Tolmezzo e Carmine Costagliola, alias "Provolino". Quest'ultimo faceva la comparsa in diverse fiction.

A Licciardi e Bocchetti, anche loro dei boss detenuti da lungo tempo, viene contestato il solo omicidio di Bevilacqua, mentre a Costagliola, arrestato a Roma dalla Polizia di Napoli e della capitale, quello di De Caro. Vincenzo Licciardi è ritenuto il capo dell'omonimo clan egemone nei quartieri di Secondigliano e zone limitrofe. È in carcere dal 1998 per una condanna a 21 anni di reclusione.

Gaetano Bocchetti è invece al vertice del gruppo Bocchetti-Sacco, egemone nel rione Don Guanella, ed è detenuto pure lui 1998: sta scontando 25 anni di reclusione per associazione camorristica. Carmine Costagliola, infine, era legato ai Lo Russo, federati con i Licciardi e Bocchetti-Sacco nell'Alleanza di Secondigliano.