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domenica 3 dicembre 2023 | 20:13
Cultura

Rrëfimtari - Il cantastorie arbëresh che salva l’identità e narra la storia del mondo albanofono in Calabria - Notizie

VIDEO | Rocco Marco Moccia racconta la sua avventura e il modo in cui ha trasformato la canzone popolare e la musica folk in una vera e propria fabbrica di emozioni

di Angelica Artemisia Pedatella

Il turismo lento continua ad essere un trend in crescita ed in questa prospettiva è emersa una figura importante per l’attrazione turistica dei borghi dell’Arbëria: il cantastorie arbëresh, che trasforma la narrazione della storia locale in una risorsa economica per questo target di turismo, costituito soprattutto da americani, anglosassoni e tedeschi, in forte crescita.

Rocco Marco Moccia racconta la sua avventura e il modo in cui ha trasformato la canzone popolare e la musica folk in una vera e propria fabbrica di emozioni, che alimenta una nicchia ben precisa di ospiti che in ogni stagione affollano alcuni dei borghi arbëreshë per immergersi nell’atmosfera unica di questa anima della Calabria che sta venendo fuori con una forza rinnovata.

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Con una solida tradizione di famiglia alle spalle, Rocco Marco Moccia non è un cantautore improvvisato, ma portatore di una tradizione che affonda effettivamente le proprie radici in una realtà che ha respirato con forte volontà anche quando l’aria veniva meno. Accompagnato dal suo fedele lupo, racconta una vicenda di rivincita e pregiudizi: il “ghieghio” e il “lupo” da antagonisti sono diventati un’unità narrativa che porta in tutta la regione – e in Albania – la storia del mondo albanofono in Calabria.