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venerdì 19 gennaio 2024 | 14:42
Economia e Lavoro

Novità in vista - Turismo, il sindaco di Tropea pensa al ticket d’ingresso: «Le cose belle vanno pagate» - Notizie

Per il primo cittadino Macrì si tratterebbe di un modo per tutelare la eco-sostenibilità e la fragilità dei luoghi ma anche per «elevare la qualità del target»

di Redazione

Un ticket d’ingresso, soprattutto in un mese come quello di agosto in cui la cittadina viene presa d'assalto. È quanto auspica il sindaco di Tropea, Giovanni Macrì, parlando di «proporzionati contributi di ingresso» che verrebbero a significare non solo «una sana e legittima regolamentazione ed una doverosa tutela della eco-sostenibilità e della fragilità dei luoghi», ma contestualmente una elevazione «della qualità dei target, selezionando tra chi apprezza di più o di meno siti, patrimoni e destinazioni turistico-culturali-ambientali ed esperienziali».

Macrì lo ha spiegato a Radio Cusano, parlando del fenomeno dell’over-tourism e degli effetti negativi che può determinare anche e soprattutto per destinazioni piccole e fragili come Tropea, con numeri importanti ormai quasi tutto l’anno, ma ovviamente esponenziali in estate.  

«Specialmente nel mese di agosto – ha aggiunto il primo cittadino – fatte le dovute proporzioni e differenze, Tropea registra le stesse criticità di Venezia: un vero e proprio assalto alla diligenza. Con un’estensione di 3,5 chilometri quadrati, sei mila anime, circa 7000 posti letto destinati ai viaggiatori, si trova ad affrontare fino a 50 mila presenze nell’arco di 24 ore. L’over-tourism si governa o si subisce, con effetti devastanti. Non c’è una terza possibilità».

«Limitato ad alcuni periodi dell’anno – ha chiarito Macrì – un proporzionato ed accessibile ticket di ingresso potrebbe sicuramente aiutare il governo complessivo del territorio e contribuire a garantire servizi di qualità in aggiunta al valore aggiunto derivante dalla gestione ottimale della tassa di soggiorno che a Tropea – ha continuato nell’intervista – noi investiamo sulla manutenzione ordinaria e straordinaria dei beni culturali, sulla riqualificazione del territorio, sulla creazione di servizi, nella messa in atto delle nostre politiche di marketing e di internazionalizzazione. Per essere apprezzate – ha concluso Macrì – le cose belle vanno pagate, come conferma l'esperienza in tutti i settori, a partire da quello delle professioni».