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lunedì 22 gennaio 2024 | 21:12
Sanità

Piano di rientro - Chiusa la verifica sui conti sanitari calabresi, filtra ottimismo ma i bilanci ancora non sono approvati - Notizie

Seconda seduta del tavolo interministeriale dopo la sospensione di settembre. Focus su circolarizzazione e documenti contabili. Chiesti ancora chiarimenti sulla rete ospedaliera

di Luana  Costa

Bilanci non approvati e circolarizzazione del debito ancora in corso. Sono questi solo alcuni degli argomenti affrontati nel corso del tavolo interministeriale tenuto oggi a Roma per verificare lo stato di avanzamento degli adempimenti contenuti nel piano di rientro sanitario calabrese. Secondo round dopo il precedente incontro di settembre, sospeso e aggiornato a causa dell'incompletezza della documentazione.

Questa volta il verbale terrà traccia della seduta in due tappe da cui filtra un discreto ottimismo benché gli sviluppi su almeno due degli argomenti cardine siano rimasti sostanzialmente invariati. I bilanci innanzitutto, adottati nel giugno scorso dalle aziende sanitarie e ospedaliere calabresi non sono ancora stati approvati dalla struttura commissariale. L'istruttoria sui consuntivi 2022 va avanti senza soluzione di continuità da oltre sei mesi, il dipartimento continua a chiedere chiarimenti.

Il bilancio consolidato resta, pertanto, provvisorio - seppur con saldo positivo - in attesa della vidimazione dei documenti contabili da parte della struttura commissariale che non è detto avverrà. Altro fronte aperto è quello della circolarizzazione dei crediti, ad un miliardo e 128 milioni di euro ammontano i debiti accumulati dalle aziende calabresi nei confronti dei fornitori al 31 dicembre 2022. Anche in questo caso le aziende stanno procedendo alla liquidazione delle fatture accertate come esigibili ma su altre le verifiche sono ancora in corso e su molte pendono i titoli esecutivi.

Sul fronte sanitario, invece, la Calabria ha ottenuto l'approvazione del documento di riorganizzazione della rete territoriale ma non c'è ancora il via libera su quella ospedaliera. Le interlocuzioni sono ancora in corso, i tecnici ministeriali hanno chiesto ulteriori chiarimenti e di apportare nuove correzioni.