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sabato 3 febbraio 2024 | 23:04
Cronaca

Le reazioni - “Io sto con don Gianni”, ondata di solidarietà per il parroco di Varapodio. Il sindaco: «Siamo sprofondati, dobbiamo reagire» - Notizie

Prima l’aggressione fisica, ora l’incendio dell’auto. La comunità della Piana si mobilità per Rigoli. Gli amministratori di Polistena e Taurianova tra i primi a esprimere sconcerto e vicinanza

di Giuseppe Mancini

Da sinistra, i sindaci Biasi, Tripodi e Fazzolari

Un episodio sconcertante ha scosso in queste ore la comunità di Varapodio e di tutta la Piana. È stata data alle fiamme l'auto di don Gianni Rigoli, il parroco che il 15 gennaio scorso fu preso a testate in chiesa dopo che, come riporta la sua denuncia, avrebbe fatto rispettare una disposizione del vescovo finalizzata ad arginare l’ondata di contagi da influenza e covid.

L'intera collettività è scioccata ed esprime la propria vicinanza al sacerdote, condannando l'accaduto. Sui social, infatti, sono tanti i messaggi di sdegno per quanto successo e di solidarietà al parroco di Varapodio. Un’ondata di solidarietà che comincia a coagularsi intorno allo slogan "Io sto con don Gianni".

Il sindaco di Varapodio

Durissimo il commento del sindaco di Varapodio, Orlando Fazzolari: «Ogni commento è inutile, siamo sprofondati, dobbiamo reagire con coraggio e determinazione, Varapodio non è questa, purtroppo la nostra immagine di paese eccellente ha subito una brutta inclinazione, adesso basta, dobbiamo reagire compatti per riappropriarci della nostra serenità. Esprimo  piena solidarietà a nome mio e di tutta la comunità civile a Don Giovanni Rigoli. Invito tutta la cittadinanza a partecipare al consiglio comunale aperto che si terrà Lunedì alle ore 17, presso la sala del consiglio comunale. Tutti i cittadini sono invitati a partecipare!

Il sindaco di Taurianova

Sostegno arriva anche dal sindaco di Taurianova, Roy Biasi, che sui canali social dichiara: « Sono profondamente colpito dalle notizie che arrivano, a proposito dell'incendio che ha distrutto l'auto di don Gianni Rigoli, danneggiando la canonica di Varapodio e mettendo in pericolo le persone che vi erano dentro. Se venisse confermata l'ipotesi di un rogo doloso, si tratterebbe di un gesto gravissimo che mi induce a rinnovare a don Gianni i sentimenti di solidarietà che già gli avevo espresso nei giorni scorsi, a nome anche della sua e nostra Taurianova. Sono vicino in questo momento a quanti, nella vicina Varapodio, hanno vissuto momenti di ansia e preoccupazione per la brutta serata vissuta. Confido che le forze dell'ordine facciano piena luce sul fatto per assicurare alla giustizia chi attenta alla tranquillità di un sacerdote, e della sua comunità parrocchiale, in maniera così tracotante».

Il sindaco di Polistena

Ad esprimere vicinanza al sacerdote è anche Michele Tripodi, sindaco di Polistena: «Ho appreso poco fa dell’incendio dell’autovettura di don Giovanni Rigoli, il parroco aggredito già una prima volta qualche settimana fa a Varapodio per non essersi piegato ai diktat della ‘ndrangheta. È impensabile e sconcertante che un giovane sacerdote che fa rispettare le regole debba essere oggetto di una becera escalation criminale. A lui un sentito e caloroso incoraggiamento a non piegare la testa e a farsi forza per respingere ogni tentativo di sopraffazione mafiosa. Alle forze dell’ordine e alla magistratura una richiesta di intervento affinché venga ripristinata la legalità e con essa la serenità di una persona civilmente impegnata che svolge solo il suo lavoro. Non un passo indietro nella lotta alla ‘ndrangheta».

Vincenzo Speziali (UdC): «Massima solidarietà»

«Da devoto e osservanze credente, del Magistero Universale della Chiesa Cattolica Apostolica e Romana, nonché da Responsabile Regionale dell'UdC, Partito di maggioranza nei Governi Nazionale e locale -ma anche formazione politica che si innerva, seppur nella vita laica, nei principi religiosi, succitati- intendo a nome mio personale e del Partito Regionale che ho l'onore di rappresentare (con in special modo il Commissario Meteopolitano di Reggio Calabria, Riccardo Occhipinti), manifestare sdegno e condanna, per l'ennesimo e vile gesto al Parroco di Varapodio, Don Gianni Rigoli, ancora una volta vittima di accanimento insulso ed intollerabile». È quanto scrive in una nota il rappresentante dell'Udc Vincenzo Speziali. «Di più - aggiunge -, chiederò nelle prossime ore, verifiche e attenzioni, in modo determinato al Ministero dell'Interno, così come massima attenzione e tutela, verso l'ecclesiastico, in quanto non intendo lasciar passare nulla sottotraccia, circa questi atti di assurda inciviltà che possono essere di varia matrice criminale.Con l'occasione, all'illustre Parroco, invio un abbraccio caloroso e al contempo l'invito a continuare la sua alta missione religiosa, avendo noi democratici cristiani a fianco, così come desidero far presente all'intera Curia Metropolita di Reggio Calabria, con in testa l'Eccellentissimo Mons. Arcivescovo Fortunato Morrone, la nostra assoluta devozione ai canoni ecclesiastici di Santa Romana Chiesa e l'adesione convinta -con annessa rappresentazione e difesa dei poteri legittimi dello Stato (gli unici che si riconoscono e a cui non si permetterà a nessuno di derogare)- che noi tutti avvertiamo naturalmente nostro e di cui mi faccio garante sin da ora, nuovamente e in maniera più che mai convinta».