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sabato 10 febbraio 2024 | 18:19
Cronaca

Dietro le sbarre - ‘Ndrangheta, carcere duro per uno dei presunti boss di Cosenza: Roberto Porcaro al 41 bis - Notizie

Il quarantenne è uno dei principali imputati del maxiprocesso “Reset”. È detenuto nel carcere di Terni e ha un passato da meteora del pentitismo

di Marco Cribari

Roberto Porcaro

Carcere duro per Roberto Porcaro, 40 anni, uno dei presunti boss della ‘ndrangheta cosentina attualmente sotto accusa nel processo “Reset”. Da oggi anche lui è, a tutti gli effetti, un detenuto in regime di 41 bis. L’inasprimento della misura non dovrebbe comportare il suo trasferimento in un altro carcere: era detenuto nel penitenziario di Terni e, con ogni probabilità, resterà lì dato che la struttura è abilitata ad accogliere detenuti “speciali”.

Con lui, dunque, si infoltisce ulteriormente la pattuglia di detenuti cosentini al 41 bis. L’ultima informata, in tal senso, si era verificata alcuni mesi fa a carico di alcuni imputati di “Reset”. Si tratta del maxiprocesso che vede sotto accusa pure Porcaro, considerato uno dei boss di Cosenza almeno fino alla data del suo arresto avvenuto a dicembre del 2019.

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Alcuni mesi fa, inoltre, si era reso protagonista di un pentimento durato solo pochi mesi. Dopo diversi colloqui con i magistrati, infatti, era tornato sui propri passi, ritrattando le confessioni auto ed eteroaccusatorie rilasciate fino ad allora. Lo difende l’avvocato Mario Scarpelli. Una volta apprese le motivazioni del 41 bis, è molto probabile che quest’ultimo presenterà ricorso contro il provvedimento.