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venerdì 8 marzo 2024 | 09:54
Sport

L’intervista - Verso Vigor-Sambiase, Foderaro: «Consapevoli dell’importanza della partita» - Notizie

Tutto pronto per la stracittadina lametina che vale molto in chiave promozione. Il capitano biancoverde: «Questo tipo di gare si preparano da sole, non c'è bisogno di caricarle in modo particolare»

di Lucia Giampà

Foto Erika Giampà

Tutto pronto per una delle partite più attese nel massimo campionato regionale, il derby lametino tra Vigor Lamezia e Sambiase. Due squadre, due tifoserie, due colori per l’ennesima volta una di fronte all’altra. Non una semplice partita ma quella che potrebbe riaprire o chiudere il campionato: da una parte il Sambiase in vetta alla classifica, dall’altra la Vigor Lamezia che insegue a sole sei lunghezze

Il Guido D’Ippolito si prepara ad ospitare una sfida che promette essere al cardiopalma. A pochi giorni da questa gara, è intervenuto ai nostri microfoni Marco Foderaro, capitano della Vigor Lamezia, al quale abbiamo chiesto in che modo la squadra biancoverde sta approcciando a questa gara; ecco le sue parole: «questo tipo di gare si preparano da sole, non c'è bisogno di caricarle in modo particolare. Sappiamo l'importanza della partita, principalmente perché ci potrebbe permettere di riaprire il campionato e poi perché comunque il derby è sempre una partita speciale». 

Facendo un passo indietro, fa un resoconto sui 6 punti di distanza dal Sambiase: «Purtroppo noi stiamo pagando questo distacco dovuto ad una settimana particolare, che è stata quella dove abbiamo disputato tre partite di cui due in casa e una sul campo dello Scalea, dove non eravamo in condizioni fisiche e numeriche ottimali, e sono quei 4 punti che ci mancano per essere in linea col nostro percorso». 

Su che Sambiase si aspetta di affrontare, evidenzia: «ci aspettiamo il solito Sambiase, molto attento in fase difensiva e pronto a sfruttare ogni nostro errore. Dobbiamo essere bravi e attenti a non dare spazio alle loro giocate». Infine, gli abbiamo chiesto un accenno sul suo rapporto con Antonio Crucitti, capitano avversario: «con Crucitti abbiamo passato un anno insieme a Ragusa, eravamo praticamente sempre insieme sia in campo che fuori. Da avversari - conclude - abbiamo giocato qualche partita ma c'è sempre stato rispetto reciproco e grande amicizia».