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domenica 7 aprile 2024 | 13:10
Cronaca

Il racconto - Israele, l’ultimo olocausto. A Cosenza presentato il libro-inchiesta di Gianni Lannes - Notizie

VIDEO | Le sanguinose vicende del conflitto in Palestina raccontate attraverso la diretta testimonianza del cronista in un volume edito da Pellegrini

di Salvatore Bruno

Non ha la pretesa di raccontare una verità assoluta, ma di offrire una testimonianza delle vicende del conflitto tra israeliani e palestinesi raccolta direttamente nei luoghi della guerra e con lo sguardo critico del giornalista. Gianni Lannes, freelance vocato all'inchiesta sul campo ha presentato a Cosenza la sua ultima fatica editoriale, Israele, olocausto finale, dato alle stampe da Pellegrini, che del cronista aveva già pubblicato altri corposi reportage tra cui Bambini a perdere, un libro denuncia sull'inferno dei minori vittime di carestie, violenze, traffico di organi e della pedofilia.

Sei mesi esatti dall'eccidio

Introdotto da Francesco Kostner e con l'ausilio di una cartina storico-geografica, l'autore scandisce le fasi del sanguinoso scontro che si trascina ormai, a fasi alterne, da circa sessant'anni e che ha drammaticamente ritrovato vigore lo scorso 7 ottobre con l'eccidio consumato da Hamas e la lunga controffensiva decisa da Netanyahu nella Striscia di Gaza. Vicende orribili e dolorose, seguite con angoscia dalla comunità internazionale e talvolta utilizzate dalla politica, anche in Italia, in maniera strumentale.

Fermare la guerra

Uno sport di cattivo gusto: «Dinanzi ad una tragedia in cui sono state ammazzate trentamila persone, molte delle quali donne e bambini – dice Lannes – penso sia davvero lana caprina parlare di tifoseria. Non credo esista una ricetta giusta per arrivare ad una soluzione. Ma la prima cosa da fare è fermare la guerra». Sullo sfondo il paradosso del popolo ebraico di Israele vittima della persecuzione e della Shoah, oggi chiamato sul banco degli imputati davanti alla Corte Internazionale di Giustizia dell'Onu: «Non è casuale se la Repubblica del Sudafrica abbia presentato in questo senso formale denuncia, alla quale si è poi unito anche il Brasile; è in atto un genocidio».