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giovedì 11 agosto 2016 | 11:30
Attualità

Cuccioli in aula, la protesta del consigliere Mercadante - Notizie

A Vibo Valentia, l'esponente della maggioranza ha espresso disappunto per la mancata istituzione del canile sanitario

di Redazione

Ha scelto di manifestare disappunto per la mancata istituzione del canile sanitario. Singolare, la protesta del consigliere comunale di maggioranza Samantha Mercadante, che ha portato in aula una cassetta con 10 cuccioli.

 

Quindi, durante la seduta di consiglio comunale, sono stati disposti sul tavolo della stampa. Una scelta forte per lanciare un messaggio di attenzione nei confronti di una problematica, quella dell’abbandono degli animali lungo le strade, che continua a rimanere insoluta.

 

La consigliera ha voluto portare sotto gli occhi dell’intera assise l’inciviltà di alcuni vibonesi, ma al contempo l’indifferenza delle istituzioni preposte. 10 cuccioli sono stati abbandonati nei pressi del 501 hotel, in una cassa di pomodori.  Alcuni turisti li hanno notati a bordo strada e l’hanno contattata, proprio durante la convocazione. Un atto ignobile e condannato dalla stessa consigliera di fronte ai colleghi e alla giunta. In tutto questo la mancanza di un canile sanitario, dedicato all’assistenza dei randagi e degli abbandonati, per il quale più volte si è spesa denunciando questa mancanza.

 

«I cuccioli – ha dichiarato la Mercadante - non sono entrati in canile perché la struttura è in sovraffollamento. Abbiamo discusso anche con la dirigente Adriana Teti, ma la sua risposta è stata chiara: “a me non frega niente dei cani, riportateli dove li hanno trovati”. Ecco chi ha in mano le nostre sorti!».

 

Per la notte sono stati ospitati dalla stessa Mercadante, nella giornata odierna si provvederà alla creazione di un recinto nel campo di una volontaria, una sistemazione dignitosa, insomma: «Più di questo non so cosa fare - ha continuato sconfortata e piuttosto arrabbiata - Dicono che la normativa prevede l'ingresso dei cani in canile dopo che questi hanno effettuato il regime sanitario. Ma il paradosso è che il nostro comune non ha un canile sanitario, per il quale sono in stallo alla Regione 90 mila euro, né tantomeno ha una convenzione con altro canile sanitario o clinica provvisoria».