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venerdì 27 gennaio 2017 | 13:23
Cronaca

Strade chiuse da sette anni. Dopo l’esondazione dei fiume a Drosi di Rizziconi è tutto fermo -Video - Notizie

Ancora interrotta la strada che costeggia il fiume Budello e collega la frazione a Gioia Tauro. Stesso sorte per il ponte sul Vena. Sette anni e due strade di accesso all’abitato su tre sono ancora chiuse

di Agostino Pantano

A Drosi di Rizziconi sono particolarmente straordinari gli effetti dell’esondazione di due torrenti avvenuta nel 2010 e aggravati dal maltempo di questi giorni. È ancora interrotta la strada che costeggia il fiume Budello e collega la frazione con il capoluogo della Piana, Gioia tauro. Stesso destino per il ponte sul Vena crollato in località Macchia Rossa e rimasto immerso nei canneti e tra i rifiuti da quel Novembre a oggi.

 

Sette anni e due strade di accesso all’abitato su tre sono ancora chiuse. Per arrivare a Drosi, il più popoloso dei centri agricoli che compongono la cittadina, non ci sono alternative: solo la strada comunale che collega la frazione e Rizziconi è percorribile, anche se pure questa è malmessa.

 

A Drosi, dove la Caritas diocesana guidata da Cecè Alampi ha varato un progetto di accoglienza diffusa dei migranti, tutto rimane sospeso e cambia la percezione dei cittadini. La rabbia dei cittadini trova rappresentanza grazie a persone come Teodoro Inzitari, presidente del Circolo culturale “6 Settembre 1946”, e Marcello Anastasi un professore di Liceo impegnato in varie attività sociali. Loro parlano di una popolazione rassegnata, illusa dall’amministrazione provinciale che aveva promesso interventi e del rischio che l’isolamento di oggi diventi un fatto ancora di più definitivo. 

 

Agostino Pantano

 

Il video: