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giovedì 9 marzo 2017 | 18:36
Cronaca

“Gotha”, rinviati a giudizio Paolo Romeo e il senatore Caridi - Notizie

La decisione del gup Laganà: tutti gli imputati che hanno scelto l'ordinario dovranno essere processati. L'inizio è fissato per il 20 aprile prossimo

di Consolato Minniti

Paolo Romeo e Antonio Caridi

Tutti rinviati a giudizio e udienza il 20 aprile prossimo. È arrivata pochi minuti fa la decisione del gup Laganà sulle persone imputate nel processo "Gotha".

Il giudice, dunque, ha deciso di mandare a processo tutti coloro i quali non avevano scelto il rito abbreviato. Fra loro, ci sono alcuni dei "big" dell'inchiesta sui riservati della 'ndrangheta, come l'avvocato Paolo Romeo, il senatore Antonio Caridi e l'ex sottosegretario alla Regione, Alberto Sarra.

Per gli imputati che hanno optato per il rito abbreviato, fra loro l'avvocato Giorgio De Stefano, il processo inizierà il prossimo 29 marzo. Gli altri, invece, dovranno affrontare una lunga e complessa istruttoria dibattimentale che avrà il suo esordio il 20 aprile.

L'inchiesta. Secondo la Dda reggina, con in testa il procuratore capo Federico Cafiero de Raho e i sostituti Giuseppe Lombardo e Stefano Musolino, De Stefano, Romeo, Chirico, Sarra e Caridi sarebbero parte di quell’associazione mafiosa, nella sua componente riservata, chiamata a svolgere funzioni di direzione strategica, in simbiotico interscambio con organismi organizzativi ed operativi. Una struttura il cui riferimento primario risale addirittura all’organizzazione che la ‘ndrangheta si diede a partire dal 1969/70 prima, ed a conclusione della seconda guerra di mafia poi, con una linea dettata da Giorgio e Paolo De Stefano (entrambi deceduti) riconosciuti come fondatori e ideatori, sin dagli anni ’70, della prima vera “struttura riservata” della ‘ndrangheta conosciuta come “Mamma santissima” (La Santa). Tale nuova concezione ha permesso di superare agevolmente quegli steccati rappresentati dalle tradizionali regole delle cosche, per dotarsi così di poteri deliberativi in grado di garantire l’impermeabilità informativa, l’agilità operativa, il proficuo proseguimento degli scopi programmati e la continua interrelazione con gli ulteriori soggetti inseriti nel medesimo contesto criminale, a questo collegati o contigui. Una struttura criminale che ha esteso il programma criminoso in ambiti strategici d’interesse con riferimento ai canali politici, istituzionali, professionali, informativi, finanziari, imprenditoriali, bancari ed economici, curando – contemporaneamente il coordinamento con le altre mafie italiane e con strutture a carattere eversivo.

Ma l’attività della cupola non si fermava qui: c’erano anche canali privilegiati per ottenere informazioni riservate, grazie a soggetti come Giovanni Zumbo, Mario Giglio, i due Vincenzo Giglio, Giuseppe Rechichi ed altri personaggi in via d’identificazione, anche appartenenti ad apparati investigativi.

Insomma, tutto ciò che, nel tempo, hanno regalato le cinque inchieste di cui sopra, oggi si ritrova in un unico procedimento che aprirà uno spaccato devastante sugli ultimi 40 anni di storia, non solo della città dello Stretto, ma dell'Italia intera.

 

L'elenco degli imputati che hanno scelto l'abbreviato

1. Idone antonio2. Messina Antonio3. Araniti Antonino4. Cacciola Giovanni5. Chirico Angela6. Chirico Antonino7. Chirico Domenico8. Chirico Domenico9. Chirico Francesco10. Colombini Paola11. Franco Lorena12. Franco Roberto13. Frascati Emilio Angelo14. Gira pasquale massimo15. Marciano Domenico16. Martino Maria Rosa17. Modafferi Giovanni Sebastiano18. Moio Roberto19. Nicolazzo Bruno20. Nicolò Antonino21. Nicolò Alessandro22. Nucera Carmelo Salvatore23. Pellicano Giovanni24. Rechichi Giuseppe25. Sacca Saveria26. Saraceno natale27. Serra Michele28. Smeriglio Giuseppe29. Stillitano Domenico30. Stillitano Mario Vincenzo31. Tortorella Gaetano32. De Stefano Giorgio

 

Consolato Minniti