Sezioni
Edizioni locali
Blog
lunedì 13 marzo 2017 | 18:45
Cronaca

Vibo: “Strada del mare”: Cassazione conferma il sequestro dei beni agli indagati - Notizie

Restano sotto sigilli i beni per oltre 5 milioni di euro pari al profitto – secondo i magistrati - dei reati di frode esecuzione del contratto per i lavori dell’infrastruttura

di G. B.

Sono stati dichiarati “inammissibili” dalla sesta sezione penale della Cassazione i ricorsi di tre indagati dell’inchiesta sulla “Strada del mare”. Restano dunque sotto sequestro i beni nella disponibilità degli indagati Vincenzo Restuccia, 76 anni, di Rombiolo, direttore tecnico delle imprese Restuccia, Antonino Scidà, 51 anni, direttore tecnico delle imprese di Restuccia; Giacomo Consoli, 65 anni, di Vibo Valentia, ex dirigente dell’ufficio Lavori Pubblici della Provincia di Vibo Valentia, sino alla concorrenza della somma complessiva di oltre cinque milioni di euro. Esattamente 5.024.614,90 di euro pari al profitto – secondo i magistrati - dei reati di frode esecuzione del contratto per i lavori  “Strada del mare” che  nelle intenzioni avrebbe Rosarno a Pizzo passando lungo la costa vibonese ed i territori comunali di Pizzo, Vibo, Briatico, Zambrone, Parghelia, Drapia, Tropea, Ricadi, Joppolo e Nicotera.

 

CONTINUA A LEGGERE SU IL VIBONESE: Scandalo “Strada del Mare”, la Corte di Cassazione conferma sequestro per 5 milioni di euro

 

g.b.