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sabato 25 marzo 2017 | 16:21
Cronaca

‘Ndrangheta: beni del boss vibonese a Roma, chiesto processo per 10 indagati - Notizie

Fra loro un commercialista, un avvocato ed un ex testimone di giustizia di Vibo

di Giuseppe Baglivo

Concorso in intestazione fittizia di beni aggravati dalle finalità mafiose. E’ l’accusa per la quale il pm della Dda di Roma, Maria Cristina Palaia, ha chiesto il rinvio a giudizio per dieci indagati finiti al centro di un’inchiesta che mira a far luce sui beni e gli affari del boss vibonese di San Gregorio d’Ippona, Saverio Razionale, 56 anni, di “casa” a Roma.

 

Il gup, Maurizio Caivano, ha fissato l’udienza preliminare per il 12 maggio prossimo.

 

La richiesta di rinvio a giudizio interessa: Saverio Razionale, 56 anni, di San Gregorio d’Ippona; Alberto Caporaso, 52 anni, commercialista e consulente del lavoro, di Vibo Valentia; Vincenzo Isola, 44 anni, di Vibo Valentia; Alfonso Storaci, 37 anni, di Vibo Valentia; Antonino La Bella, 37 anni, di PiscopioGiuseppe Scriva, 57 anni, detto “Pepè”, commerciante di Vibo Valentia, già testimone di giustizia; Alessandra Scriva, 30 anni, di Vibo Valentia, figlia di Giuseppe; Claudio Pepi, 63 anni, nativo di Niscemi (Cl), ma residente a Roma; Francescantonio Primerano, 55 anni, di Soriano Calabro; Aldo Currà, 59 anni, avvocato, nativo di Jonadi ma residente a Soriano Calabro. 

 

 

Per le singole accuse continua a leggere su IL VIBONESE:

http://www.ilvibonese.it/cronaca/5791-ndrangheta-chiesto-rinvio-giudizio-vibo-saverio-razionale-roma-vibonesi

 

Giuseppe Baglivo