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mercoledì 26 luglio 2017 | 22:57
Cronaca

‘Ndrangheta: operazione “Orso” contro i clan di Palmi, ecco la sentenza - Notizie

Imputati i Gallico nell’inchiesta coordinata dalla Dda di Reggio Calabria scattata con un blitz nel luglio del 2014

di Giuseppe Baglivo

Il Tribunale collegiale di Palmi, presieduto dal giudice Gianfranco Grillone, al termine del processo nato dall’operazione antimafia denominata “Orso” scattata nel luglio 2014, ha condannato Domenico Gallico, 59 anni, di Palmi, a 3 anni e cinque mesi di reclusione, e Teresa Gallico, 69 anni, a 3 anni e 9 mesi. Previa esclusione delle aggravanti mafiose, i giudici hanno poi dichiarato la prescrizione per Vincenzo Parisi, 51 anni, di Palmi, Daniele De Salvo, 35 anni, di Palmi, e Santina Iannino, 34 anni, di Palmi.

 

Assoluzioni “per non aver commesso il fatto” poi per Domenico Gallico, Teresa Gallico e Vincenzo Parisi per i reati commessi in epoca successiva al 27 agosto del 2008. Assolti quindi anche Carmelo Gallico, 54 anni, di Palmi e Domenico De Salvo 48 anni, e per altra contestazione pure Vincenzo Parisi e Daniele De Salvo, 35 anni.

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Previa esclusione delle aggravanti mafiose, prescrizione, infine, per Giuseppe Cosentino, 64 anni, Antonino Cosentino, ed Emanuele Cosentino, 31 anni, latitante. Per i primi è stata altresì dichiarata la perdita di efficacia della misura cautelare e ne è stata ordinata l’immediata liberazione se non detenuti per altro. Dissequestrata la porzione di fabbricato sito a Palmi in via Buozzi intestato a Domenico De Salvo, e dissequestrata anche la società “C & C di Cosentino Antonino & C.” Gli imputati sono tutti di Palmi.

 

L`avvocato Guido Contestabile difendeva Giuseppe e Emanuele Cosentino, mentre Antonino Cosentino era difeso dagli avvocati Contestabile e Ceravolo. Nel collegio di difesa anche gli avvocati Managò, Putrino e Montalto.

 

L'inchiesta sulla cosca Gallico

L’operazione denominata “Orso” rappresenta un’ulteriore importante tappa dell’azione di contrasto sviluppata, negli ultimi anni, nei confronti della cosca Gallico, operante a Palmi, unanimemente considerata una delle strutture criminali più potenti e temibili della ‘ndrangheta calabrese operante nel mandamento tirrenico della provincia di Reggio Calabria.

 

L’inchiesta fa luce sulla governance del patrimonio immobiliare riconducibile alla cosca Gallico, individuato a Palmi e nella Capitale, nonché sulle capacità della consorteria di manovrare nel suo interesse una moltitudine di soggetti disponibili a fungere da prestanome onde consentire agli accoliti di schermarne il patrimonio, soprattutto nel settore immobiliare. L’esistenza e l’operatività, a Palmi e territori limitrofi, della cosca Gallico risale alla fine degli anni ’70, quando era in corso una sanguinosa faida fra le famiglie Gallico-Morgante-Sgrò-Sciglitano da un lato e Condello-Bruzzise dall’altro.

 

Giuseppe Baglivo