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martedì 19 settembre 2017 | 18:08
Politica

Mario Oliverio replica ad Abramo su nuova possibile Zes - Notizie

Il presidente della Regione risponde al sindaco di Catanzaro, il quale aveva affermato «Trovo deludente il modo in cui il presidente Oliverio ha liquidato la proposta di istituire una seconda Zona Economica Speciale in Calabria»

di Redazione

Mario Oliverio

«Mi dispiace che il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo non comprenda o, consapevolmente, tenda a rimuovere il difficile percorso che ha portato all’approvazione di una legge che, finalmente, condurrà all’istituzione della Zes (Zona economica speciale) a Gioia Tauro. Équesto un obiettivo agitato e perseguito da decenni e mai realizzato, perché contrastato da interessi e da logiche nordiste che ci sono state contro il sud e contro la Calabria. Oggi possiamo dire che, grazie alla nostra iniziativa ed alla capacità di avere determinato le condizioni di un orientamento positivo, da parte del Governo nazionale e da parte dell’Europa, la Zes può diventare una realtà» ha replicato fortemente Mario Oliverio.

 

La scelta di Gioia Tauro

«Non è stato semplice, considerate le candidature in campo di altre realtà del centro-nord, ottenere questo risultato. Non è un caso che, attraverso un confronto con gli organismi europei, nella legge approvata dal Parlamento, siano state espressamente e rigorosamente fissati i requisiti necessari per l’istituzione delle Zes in Italia (art.4 comma 2 della legge del sud). Il porto di Gioia Tauro, unico in Calabria nella rete Ten-transeuropea, è tra le poche realtà del Mezzogiorno che possiede i requisiti previsti dalla legge. D’altronde, Gioia Tauro è la più importate infrastruttura di transhipment in grado di competere con la grande portualità del nord Europa del bacino del Mediterraneo», questa la spiegazione del presidente regionale riguardo la scelta di Gioia Tauro come punto per la nuova zona economica speciale.

 

Il NO alle polemiche

Infine, ha aggiunto Oliverio sulla critica di Abramo, «Alimentare una polemica localistica non comprendendo o sminuendo la portata del progetto Gioia Tauro, significa muoversi in una dimensione priva di una visione complessiva dello sviluppo della Calabria. Gioia Tauro, lo ribadisco, è un punto di forza della Calabria e dell’Italia. Attardarsi in polemiche di campanile fa male, in primo luogo ai territori che si rappresentano, a partire dalla stessa città di Catanzaro che, invece, possono trarre occasione di crescita e di sviluppo».