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lunedì 30 ottobre 2017 | 13:13
Ambiente

Clan e depurazione, 7 comitati chiedono alla Regione di tagliare la Iam (VIDEO) - Notizie

Dopo l''operazione antimafia Metauros i gruppi del territorio chiedono l'intervento delle istituzioni

di Agostino Pantano

Dopo la bufera giudiziaria abbattutasi sul depuratore di Gioia Tauro, si mobilitano le associazioni ambientaliste che chiedono alla Regione di ritirare l’autorizzazione alla società Iam. Sette tra comitati civici e gruppi politici hanno  preso spunto dal presunto scandalo emerso con l’operazione antimafia Metauros – che riguarda le modalità di smaltimento dei rifiuti nell’inceneritore e dei fanghi nell’impianto di depurazione - e in una nota pongono in evidenza come questa inchiesta sia l’ultima di una lunga serie. L’associazione Iride e il comitato “quartiere Fiume” di Gioia Tauro, il “Comitato 7 Agosto di San Ferdinando”, il “movimento 14 Luglio” e l’associazione “Nicotera Nostra” di Nicotera, le associazioni Rinascita e “un’altra storia”, rispettivamente di Cinquefrondi e di Palmi” chiedono che si provveda a insediare una società diversa.

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Il ritiro dell’Aia (autorizzazione impatto ambientale), secondo i rappresentanti dei 7 soggetti collettivi, sarebbe giustificata anche dal fatto che questa inchiesta è l’ultima di una lunga serie, a proposito di un impianto che da sempre ha fatto emergere delle criticità che hanno danneggiato l’ambiente.  I gruppi organizzati, infine, hanno garantito di voler coinvolgere in questa richiesta anche i comuni che, a proposito di una società partecipata anche dal consorzio regionale Corap, “potrebbero approvare delibere in tal senso”.