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domenica 5 novembre 2017 | 11:52
Salute

CASO OSPEDALE LOCRI | «Caro Premier ti scrivo». Appello dei sindaci a Gentiloni - Notizie

I primi cittadini chiedono udienza al Presidente del Consiglio. «Negato il diritto alla salute»

di Ilario  Balì

Caro Premier ti scrivo. Dopo l’assemblea dei sindaci della Locride in cui si sono gettate le basi per la grande mobilitazione del 14 novembre a Roma a difesa dell’ospedale di Locri, i primi cittadini del comprensorio hanno inviato una lettera-appello al Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, chiedendo «cortese udienza per cercare, sinergicamente, di porre in essere una risoluzione tempestiva alla problematica.

 

«Nel nostro comprensorio – si legge nella missiva inviata per conoscenza anche al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin - il diritto alla salute, sancito dalla Costituzione della Repubblica Italiana, viene tragicamente negato ai nostri cittadini. Noi sindaci non possiamo e non siamo più disposti ad assistere da spettatori passivi a questa condizione di sofferenza a cui è stata ridotta la nostra gente. Le scene a cui si assiste quotidianamente – sostiene il presidente di AssoComuni Rosario Rocca - assumono un carattere surreale: si registrano casi di malasanità sempre più frequenti, episodi di pazienti costretti a stazionare nel Pronto Soccorso giornate intere senza poter ricevere assistenza medica e, addirittura, di reparti che, a fasi alterne, vengono chiusi e riaperti per l’impossibilità da dare copertura ad ogni turnazione di lavoro».

 

Intanto ieri al Pronto Soccorso dell’ospedale anche un sopralluogo del vice presidente del Senato Maurizio Gasparri, ospite a Locri di un’iniziativa politica.