'Ndrangheta, appalti truccati nel Reggino: 50 misure cautelari (VIDEO-NOMI) - Notizie
L’inchiesta ha svelato l’operatività di diverse cosche sui centri di Brancaleone, Africo e Bruzzano Zeffirio. Sigilli a due imprese
È in corso dalle prime ore di questa mattina una vasta operazione dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia di Stato, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, finalizzata all’esecuzione di 50 misure cautelari [di custodia in carcere, agli arresti domiciliari e con obbligo di dimora] nei confronti di altrettante persone, ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione, illecita concorrenza con violenza e minaccia, turbata libertà degli incanti, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, violenza e minaccia a pubblico ufficiale, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e porto illegale di armi clandestine e munizionamento, ricettazione, commessi con l’aggravante del ricorso al metodo mafioso, ovvero al fine di agevolare la ‘ndrangheta. Sono in corso anche diverse perquisizioni e alcuni sequestri di beni.
I dettagli dell’operazione “Banco Nuovo”
“Banco Nuovo” è il nome che gli inquirenti hanno dato all’operazione di Polizia in corso dall’alba nel mandamento ionico della provincia di Reggio Calabria e in altre regioni d’Italia. L’inchiesta ha svelato l’operatività di diverse articolazioni della ‘ndrangheta sui centri di Brancaleone, Africo e Bruzzano Zeffirio, i nuovi assetti organizzativi e i ruoli rivestiti dagli affiliati, rimodellati all’indomani della “pace” raggiunta dalle cosche dopo la sanguinosa faida di Africo-Motticella, che aveva visto affermarsi i gruppi “Palamara-Scriva” e “Mollica-Morabito”.
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La riorganizzazione degli assetti della ‘ndrangheta sul territorio di Brancaleone ha dato origine ad un “Banco nuovo”, ovvero una nuova locale caratterizzata dalla spiccata tendenza degli affiliati a controllare i lavori e le opere pubbliche del comune. Le indagini hanno portato, altresì, alla luce l’esistenza di una pericolosa cellulare di ‘ndrangheta, di nuova generazione, definita “Cumps”, composta da una serie di persone che si ritengono dominatori incontrastati del territorio di Brancaleone (RC) e non esitano ad effettuare azioni eclatanti pur di affermare il loro predominio, disponendo di armi ad elevato potenziale offensivo.
Custodia cautelare in carcere:
Arresti domiciliari:
Obbligo di dimora:
Nel corso delle operazioni sono stati arrestati in flagranza di reato: TOSCANO Vincenzo, nato a Melito di Porto Salvo (RC) il 02.08.86 (destinatario della misura degli arresti domiciliari) è stato arrestato a Milano per detenzione di una pistola beretta cal. 7.65 con matricola abrasa;GALLO Giuseppe, nato a Reggio Calabria il 08.07.1984 (destinatario dell’obbligo di dimora) è stato arrestato a Ventimiglia (IM) per detenzione al fine di spaccio di 753 grammi di cocaina.
Sigilli a due imprese
Su conforme richiesta della Dda, il Gip di Reggio Calabria ha disposto ancheil sequestro preventivo delle seguenti ditte utilizzate per l’esecuzione dei lavori ottenuti mediante il ricorso a condotte estorsive:
- impresa individuale TRIPODI Veneranda, con sede legale a Brancaleone, il cui reale titolare è ALATI Annunziato(marito di TRIPODI Veneranda);
- impresa Teknoimpiantis.r.l. di CONDOLEO Francesca con sede in Gioia Tauro che, affidataria del servizio di custodia e manutenzione dell’impianto di depurazione del Comune di Brancaleone, aveva assunto TRIPODI Paolino, cognato di ALATI Annunziato (tratto in arresto per estorsione e turbata libertà degli incanti con l’aggravante mafiosa), proprio al fine di inserire un soggetto di riferimento della consorteria all’interno della gestione della manutenzione dell’impianto di depurazione.