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venerdì 24 novembre 2017 | 22:43
Cronaca

Cosenza, una panchina rossa per Maria Rosaria Sessa - Notizie

Nella giornata internazionale contro il femminicidio il ricordo della giornalista uccisa nel 2002

di Salvatore Bruno

Chi ha avuto il privilegio di lavorare al fianco di Maria Rosaria Sessa, ne conserva gelosamente il ricordo. Professionalità, grinta da vendere e due grandi occhi verdi che bucavano il video. Quando nella notte del 9 dicembre 2002 l’ex fidanzato Corrado Bafaro le tolse la vita, nessuno ancora parlava di femminicidio. Quella strage quotidiana di donne, spesso consumata tra le mura domestiche, passava sotto silenzio. Quindici anni dopo il Paese ha preso coscienza del problema ma non ha ancora avuto la capacità di costruire gli anticorpi necessari a sconfiggerlo.

In Italia una donna uccisa ogni due giorni e mezzo

I numeri parlano chiaro: in Italia una donna su tre nel corso della sua vita subisce violenze fisiche o psicologiche. Nel 2016 sono state 120 le vittime, 774 negli ultimi cinque anni. L’82% dei delitti commessi contro le donne sono classificati come femminicidio. E poi stupri, stalking, abusi. Una sequela di reati all’ordine del giorno, non sempre denunciati, da contrastare con un’azione culturale prima che repressiva.

Iniziativa promossa dal Circolo della Stampa

A Cosenza, in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, il Circolo della Stampa intitolato alla memoria di Maria Rosaria Sessa ha promosso l’installazione di una panchina rossa, offerta dall’azienda Caffè Aiello, intitolata alla giornalista scomparsa e collocata nel tratto finale di Corso Mazzini, davanti la Little Free Library. La figura di Maria Rosaria è stata tratteggiata da Emily Casciaro, collega e amica della cronista con la quale condivise una lunga esperienza all’emittente televisiva Metrosat.

Ad abbracciare i genitori di Maria Rosaria anche la mamma di Roberta Lanzino

C’erano anche i genitori di Maria Rosaria, Gina, che ha ricevuto l’abbraccio dell’assessore Matilde Spadafora, mamma di Roberta Lanzino, e Santo, insieme ai fratelli di Maria Rosaria Pino e Nazareno. Sono intervenuti inoltre il presidente del Circolo della Stampa di Cosenza Franco Rosito, il prefetto Gianfranco Tomao, il sindaco Mario Occhiuto, il procuratore capo Mario Spagnuolo. Presenti anche il questore Conticchio ed il comandante provinciale dei carabinieri Sutera. Nel corso dell’iniziativa, arricchita dagli intermezzi musicali del coro polifonico del liceo Lucrezia della Valle, gli studenti del Liceo Fermi e del geometra Quasimodo hanno distribuito tra il numeroso pubblico presente alcune poesie dedicate alle donne.

Salvatore Bruno