Sezioni
Edizioni locali
Blog
domenica 31 dicembre 2017 | 09:47
Politica

Lamezia, il 2017 nel segno del commissariamento e nel marchio di città mafiosa - Notizie

I tanti cittadini onesti che vivono nella città della Piana meritano un futuro migliore

di Tiziana Bagnato

Volge al termine un anno che Lamezia non dimenticherà. Il 2017 ha risbattuto la città nel limbo del commissariamento, nell’onta di non riuscire a sfuggire al marchio di ‘città mafiosa’ nemmeno ora che le cosche storiche sono state soffocate, che le ultime operazioni di polizia hanno rastrellato e portato in carcere decine di esponenti della criminalità organizzata locale, pesci piccoli e grandi. 

Un filo rosso terrebbe collegati i tre scioglimenti che hanno riguardato la città. Dal 1991 ad oggi, tramite un ricambio generazionale, sarebbero sempre gli stessi personaggi a sedere tra gli scranni, a cercare di incidere sulla realtà cittadina. E poi, quella frase del ministro Minniti che ha gelato la Lamezia onesta: «sussistenza di cointeressenze, frequentazioni, rapporti a vario titolo tra numerosi componenti sia dell'organo esecutivo che di quello consiliare con soggetti appartenenti alla criminalità organizzata».

 

!banner!Undici i consiglieri contro cui la commissione di accesso agli atti punta il dito, due gli assessori. E la città piomba ora nel buio, quello plasticamente rappresentato dalla mancanza delle luminarie nel periodo natalizio o della possibile chiusura a tappetto di tutte le strutture sportive. Ma Lamezia è fatta anche di tanta gente onesta, pronta a rimboccarsi le maniche, a mettersi in gioco, a denunciare, a non cedere compromessi. E, allora, è ancora in tempo per riporre fiducia nell’anno che verrà.

 

Tiziana Bagnato