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martedì 2 gennaio 2018 | 21:11
Economia e Lavoro

LSU-LPU | Nesci (M5s) replica alla Bruno Bossio (PD): «La verità è una, gli amministratori dovranno rispondere di danno erariale» - Notizie

La parlamentare grillina insiste nella sua tesi e replica alla parlamentare Pd che in una intervista rilasciata sulla nostra testata aveva escluso responsabilità da parte degli amministratori invitandoli a firmare i contratti

«La deputata del Pd Enza Bruno Bossio può raccontare quello che vuole, ma la verità è una, stando alla giurisprudenza: la proroga dei contratti degli Lsu-Lpu da parte dei Comuni non in grado di stabilizzarli in tutto o in parte comporta la responsabilità per danno erariale a carico degli amministratori degli enti locali». Lo afferma, in una nota, la deputata M5s Dalila Nesci, in replica a un'intervista di specifica di Bruno Bossio alla testata calabrese Lacnews24.

 

La parlamentare 5stelle aggiunge: «Salto d'ufficio la demagogia e le dichiarazioni autoreferenziali della collega Bruno Bossio, andando al punto della questione. Il Movimento 5stelle ha sempre preso in considerazione il problema di questi lavoratori, guardando con estremo scrupolo a tutti gli aspetti del caso, al fine di dare loro certezza lavorativa. Bruno Bossio fa propaganda a se stessa, ma non dice che la Legge di Stabilità ha prorogato le convenzioni per l'utilizzo del personale e che la normativa vigente non consente, come ribadito dalla giurisprudenza, la proroga dei contratti oltre i tre anni, che è ben altra questione.

 

Bruno Bossio – incalza la parlamentare 5stelle – mente sapendo di mentire, ma questo è un fatto noto. Il Pd non ha indicato con quali strumenti normativi intenda garantire gli amministratori locali che procederanno alla proroga dei contratti in questione, limitandosi, come ha fatto il governatore Oliverio, ad annunci di sostegno vaghi e generici. Per fortuna i segretari comunali e i sindaci non sono degli sprovveduti, per cui sanno che abbiamo ragione. A noi interessa – conclude Nesci – il futuro di tutti i lavoratori e la serenità degli amministratori comunali, costretti, grazie ai trucchi di Renzi, Gentiloni e sodali, a esporsi in prima persona per mancanza di norme precise e delle risorse necessarie alle stabilizzazioni».