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martedì 20 marzo 2018 | 17:14
Cronaca

Orrore a Santa Sofia di Epiro: 15 cani uccisi con veleno - Notizie

L’Oipa di Cosenza annuncia battaglia affinché vengano individuati i responsabili e chiede al sindaco di avviare attività per rilevare la presenza di bocconi avvelenati nel territorio comunale

di Giusy D'Angelo

C’è un filo sottile che collega Santa Sofia di Epiro, piccolo centro nel Cosentino, a Sciacca, comune dell’Agrigentino dove qualche settimana fa vennero uccisi circa 30 cani randagi. È il filo dell’inciviltà e della barbarie che mette sotto accusa quanto le istituzioni quanto le coscienze dei singoli. Così, a pochi giorni dalla notizia di cuccioli uccisi a bastonate a Cutro (Crotone), altro orrore si registra a Santa Sofia. 15 i cani avvelenati in quella che sembra essere una carneficina pianificata.

 

 A sentenziare sul destino di pacifiche bestiole, una o più mani senza scrupoli. La strage, denunciata dall’Oipa, Organizzazione internazionale protezione animali sezione provinciale di Cosenza e dal nucleo di guardie eco-zoofile (munite di decreto prefettizio con funzioni di Pg in materia di animali), sarebbe avvenuta con modalità di esche avvelenate collocate sia in proprietà private sia in territorio pubblico andando a colpire anche animali di alcune famiglie. I fatti, come rimarcato in una nota a firma della delegazione provinciale Oipa, sono stati denunciati alle autorità competenti per reato penale in materia di uccisione di animali punibile con la reclusione da 4 mesi a 2 anni. Il sodalizio, inoltre, ha annunciato che sosterrà tutte le procedure legali indispensabili per assicurare i colpevoli alla giustizia, chiedendo al sindaco di attuare tutte le necessarie attività per rilevare la presenza di bocconi avvelenati nel comprensorio da lui amministrato. Una scia di sangue a cui non pare esserci fine: «Facciamo un appello alla coscienza di tutti, animalisti e non, affinché non abbiano più a ripetersi questi atti barbari ed efferati nei confronti di povere anime indifese».