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sabato 26 maggio 2018 | 12:48
Cultura

Crotone, Italia Nostra rilancia l'sos sul Castello e sugli stemmi Imperiale e Viceregnale - Notizie

«La fortezza è un monumento grandioso, uno dei più importanti del meridione d'Italia; gli stemmi sono unici insieme a quelli dei castelli di Lecce e Capua» ha dichiarato la presidentessa Liguori

di Giuseppe Laratta

Anche la sezione crotonese di Italia Nostra ha aderito alla Giornata Nazionale dei Beni Comuni, puntando i riflettori sulle mura di cinta del Castello di Carlo V e sugli stemmi Imperiale e Viceregnale di Carlo V e don Pedro da Toledo. L'iniziativa si è svolta ai piedi della fortezza, nell'orto botanico del Baluardo San Giacomo, e ha visto la partecipazione degli alunni dell'istituto comprensivo “Rosmini”, i quali hanno prodotto alcuni lavori incentrati proprio sul castello. Un modo diverso per imparare la storia della propria città. Italia Nostra, insieme al Gruppo Archeologico Krotoniate e alla Società Dante Alighieri, hanno lanciato l'appello a difesa delle Mura di cinta e degli stemmi alle istituzioni locali e nazionali, sin dal dicembre del 2013, affinchè si possano salvare dall'incuria degli uomini e dal passare del tempo.

 

«Noi sapevamo – ha affermato la presidentessa Teresa Liguori – che le mura fossero vincolate, poi abbiamo scoperto che una parte di esse sono di proprietà privata, pertanto anche la loro manutenzione. La vicesindaco Cosentino, cogliendo le nostre osservazioni, ha scritto una lettera alla Soprintendenza chiedendo di avere la certificazione di questo vincolo, in particolare per Bastione Don Pedro e gli stemmi che insistono sullo stesso».

 

Un modo anche per tenere alta l'attenzione sul Castello di Carlo V, anche a margine della chiusura che persiste da quasi due mesi: «certamente – conclude la Liguori – la fortezza è un monumento grandioso, uno dei più importanti del meridione d'Italia; gli stemmi sono unici insieme a quelli dei castelli di Lecce e Capua, e sono rari e straordinari. Vorremmo sensibilizzare, non solo i bambini delle scuole, ma tutta la cittadinanza a conoscere, amare e rispettare tale bene culturale».