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martedì 2 dicembre 2014 | 12:28
Italia Mondo

Rifiuti, dalla Corte Ue una multa da 40 milioni di euro - Notizie

L’Italia è venuta meno agli obblighi imposti dalla sentenza sui rifiuti del 2007, la Corte Ue la condanna la pagamento di una multa da 40 milioni di euro

di redazione

Arriva da Bruxelles l’ennesima multa ai danni dell’Italia. La Corte Ue, infatti, ha condannato il Bel paese a pagare una sanzione forfettaria di 40 milioni di euro per non essersi ancora adeguato alla direttiva rifiuti sulle discariche.

"La sentenza della Corte di giustizia Europea sanziona una situazione che risale a sette anni fa. In questo tempo l'Italia si è sostanzialmente messa in regola", spiega il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti. "Siamo passati - spiega il ministro - da 4.866 discariche abusive contestate a 218 nell'aprile 2013. Una cifra che a oggi si è ulteriormente ridotta a 45 discariche. Con la legge di Stabilità 2014 sono stati stanziati 60 milioni di euro per un programma straordinario che consentirà di bonificare 30 delle 45 discariche rimaste, anche attraverso gli accordi di programma sottoscritti in questi giorni con le regioni Abruzzo, Veneto, Puglia e Sicilia. Le restanti 15 discariche abusive saranno bonificate con un ulteriore impegno di 60 milioni di euro". Galletti ha assicurato che "andremo in Europa con la forza delle cose fatte, lavorando in stretta collaborazione con le istituzioni Ue, per non pagare nemmeno un euro di quella multa figlia di un vecchio e pericoloso modo di gestire i rifiuti con cui vogliamo una volta per tutte chiudere i conti".

Nel 2007, la Corte di giustizia europea aveva dichiarato, in una prima sentenza, che l’Italia non aveva rispettato le direttive relative allo smaltimento dei rifiuti e le normative sulle discariche. Dopo sei anni, nel 2013, il nostro paese non si era ancora messo in regola per dare esecuzione alla sentenza del 2007. Le 218 discariche presenti in Italia non erano conformi alla direttiva "rifiuti", inoltre, 16 discariche su 218 contenevano rifiuti pericolosi in violazione della direttiva "rifiuti pericolosi. Oggi La Corte ha concluso che l'Italia è venuta meno agli obblighi imposti dalle sentenza del 2007 non adottando le misure necessarie a dare esecuzione alla sentenza, quindi, condanna l'Italia a pagare una somma forfettaria di 40 milioni.