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venerdì 20 luglio 2018 | 12:46
Cronaca

‘Ndrangheta, sequestro beni per esponenti della famiglia Nasone - Notizie

Sigilli a fabbricati, abitazioni, conti correnti  e rapporti bancari. Domenico Nasone è figlio di Giuseppe, capo storico dell'omonima cosca egemone in Scilla, ucciso in un agguato di mafia nel settembre del 1987  

di Redazione

Nei giorni scorsi personale del Comando Provinciale Carabinieri di Reggio Calabria ha eseguito un decreto di sequestro di beni attribuiti a Domenico Nasone, 49 anni e  Rocco Nasone, 44 anni. Domenico Nasone è figlio di Giuseppe Nasone,  80 anni, capo storico dell'omonima cosca egemone in Scilla, ucciso in un agguato di mafia nel settembre del 1987, ed è legato da strettissimi vincoli di parentela con altri soggetti, già condannati in via definitiva per il delitto di associazione di tipo mafioso.

 

Coinvolto in diversi procedimenti penali, Domenico Nasone è gravato da pesanti condanne passate in giudicato. È stato infatti condannato nell’ambito dell’operazione “Cyrano” per tentata estorsione aggravata e detenzione illegale di armi e munizioni, oltre che successivamente per violazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale applicata nel 1999 per 3 anni.

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Rocco Nasone, invece, è stato recentemente coinvolto nel procedimento penale “Alba di Scilla” in cui è stato condannato in primo grado a 12 anni di reclusione in quanto appartenente alla costa “Nasone-Gaietti” di Scilla. A conclusione del procedimento di prevenzione, oggi sono stati sequestrati a Domenico Nasone 2 abitazioni, 2 fabbricati adibiti a deposito, conti correnti, libretti di deposito al portatore, contratti di acquisto di titoli di stato, azioni, obbligazioni, certificati di deposito, assicurazioni, società assicurative e società di intermediazione mobiliare per un totale complessivo di 500 mila euro circa. A Rocco Nasone, invece, sono stati sequestrati rapporti bancari e polizze assicurative per un totale di 150 mila euro.