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sabato 21 luglio 2018 | 16:38
Cronaca

Un regolamento di conti, svelato il mistero del cadavere murato in cantina - Notizie

Antonio Deiana scomparve nel luglio 2012 nel Milanese. Alla base dell’omicidio questioni sorte nel mondo del traffico di droga all’interno di una famiglia di ‘ndrangheta. Arrestato un 47enne

di Redazione

E' finito nello scantinato di un palazzo a Cinisello Balsamo (Milano), in via Lanfranco della Pila 12, il mistero di Antonio Deiana, scomparso, a 36 anni, da Villa Guardia (Como) il 20 luglio 2012. Il suo cadavere è stato sepolto sotto il pavimento, avvolto da una colata di cemento che in tutto questo tempo ha consumato i resti. Non ci sono molti dubbi, ma la certezza dell'identificazione arriverà solo con l'esame del Dna.

Traffico di droga e ‘ndrangheta

Per la sua morte, un regolamento di conti nel mondo del traffico di droga all'interno di una famiglia di 'ndrangheta, la Squadra mobile milanese ha arrestato il 47enne Luca Sanfilippo, l'unico inquilino del palazzo a conoscere il segreto delle cantine. Quando gli agenti sono andati a parlargli ha ammesso la sua responsabilità rendendo dichiarazioni spontanee: ha spiegato di aver ucciso Deiana in preda a un raptus dovuto all'uso di cocaina, per futili motivi durante una lite scoppiata nelle cantine. Il corpo è stato sepolto inizialmente in un fossa profonda un metro e mezzo che era già stata scavata per alcuni lavori resi necessari da una perdita di acqua. Sei mesi fa, con la messa all'asta del suo appartamento, ha coperto la terra con una colata di cemento. Gli investigatori hanno dovuto sfondare il pavimento con il martello pneumatico.

 La svolta – riferisce l’ansa - è arrivata il 10 giugno scorso, quando un pregiudicato ha chiamato il centralino del commissariato Greco Turro chiedendo di parlare esclusivamente con un ispettore (che tempo fa lo aveva arrestato per estorsione) per riferirgli una notizia importante.