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martedì 7 agosto 2018 | 13:10
Cronaca

Mattanza di migranti sulle strade: la Cgil Calabria si mobilita - Notizie

I rappresentanti della camera del lavoro regionale annunciano in una nota congiunta che si recheranno nel Foggiano a rendere omaggio alle vittime del gravissimo incidente nel quale hanno perso la vita 12 lavoratori 

di Lo. C.

Sedici braccianti morti sulle strade del caporalato nel giro di una settimana in Puglia. Il 4 agosto scorso l’incidente sulla strada provinciale 105 tra Ascoli Satriano e Castelluccio dei Sauri, in cui quattro braccianti hanno perso la vita e altri quattro sono rimasti gravemente feriti. Ieri le dodici vittime dello spaventoso scontro avvenuto nel Foggiano, sulla statale 106.

 

E mentre l’asfalto si tinge del sangue dei migranti, ci si interroga, sempre fuori tempo massimo, su come quegli uomini e quelle donne siano finiti ammassati in mezzi di fortuna, furgoni che all’alba sfrecciano sulle strade sterrate verso i campi dove i migranti trascorreranno dieci ore piegati sotto il sole cocente a raccogliere i nostri pomodori. Così come avviene in Calabria, dove, stipati nella baraccopoli di San Ferdinando, centinaia di migranti attendono ogni mattina all’alba il furgoncino che li porterà a sgobbare n egli agrumeti della Piana. E i roghi, i morti, le proteste, il sacrificio di Soumaila Sacko, ucciso a 28 anni per un pugno di lamiere, non sono bastati a far balzare il problema della gestione dei migranti in cima all’agenda di Governo, se non in un senso distorto che poco ha a che fare con la realtà del fatto che il fenomeno migratorio può essere gestito, ma non fermato, perché obbedisce a dinamiche sovrapolitiche, che hanno a che fare con l’istinto di sopravvivenza di popolazioni che abbandonano in massa territori lacerati da guerre e fame o fuggono da sanguinose dittature.

 

Intanto mercoledì, nei pressi del luogo dell’incidente, centinaia di braccianti daranno vita a un sit in. E nelle scorse ore, in una nota congiunta, Angelo Sposato, segretario generale della Cgil Calabria e Bruno Costa, segretario regionale della Flai-Cgil, oltre a manifestare profondo cordoglio per quanto accaduto nel Foggiano, hanno espresso l’intenzione di partecipare alla manifestazione e acceso i riflettori su questioni come quelle del caporalato del lavoro sfruttato che anche in Calabria ha vissuto parentesi particolarmente buie.

 

«Come sindacato confederale e di categoria – scrivono gli esponenti del sindacato - continueremo a pressare le istituzioni affinché accolgano le nostre proposte nel campo dell'agricoltura: dal collocamento pubblico, obiettivo da raggiungere per sconfiggere il caporalato ed agevolare l'incontro tra domanda e offerta di lavoro, alla redazione di un protocollo d'intesa con la sede Regionale dell'Inps, i Centri per l'Impiego, la Direzione regionale del Lavoro, le Prefetture, le parti sociali ed i soggetti preposti al trasporto, per l'istituzione di apposite convenzioni per l'introduzione del servizio di trasporto a tariffe agevolate per le lavoratrici e i lavoratori agricoli operanti nelle aziende dislocate sul territorio. Queste morti – concludono Costa e Sposato- chiedono con forza di dire basta a ogni forma di sfruttamento»