Sezioni
Edizioni locali
Blog
domenica 12 agosto 2018 | 10:54
Ambiente

Accuse di concorso esterno: Orlandino Greco si scaglia contro la Procura - Notizie

Il capogruppo della compagine Oliverio Presidente in consiglio regionale è accusato di concorso esterno alla ‘ndrangheta e corruzione elettorale aggravata dal metodo mafioso

di Redazione

Tutto il suo disappunto lo affida a un post su Facebook Orlandino Greco, capogruppo della compagine Oliverio Presidente in consiglio regionale raggiunto da un avviso di connslusione indagini emesso dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. "Oggi con molta enfasi i quotidiani hanno dato la notizia della conclusione delle indagini preliminari che la Procura della dda ha svolto anche nei miei confronti. Il tempo trascorso dall'inizio delle indagini ad oggi, circa quattro anni - scrive Greco - la dice lunga sulla effimera base su cui poggiano le volgari calunnie di collaboratori, in contrasto gli uni con gli altri, se non addirittura con se stessi, qualora escussi in più occasioni dalla stessa Procura. Una Procura attenta avrebbe dovuto richiedere l'archiviazione del procedimento, dopo che le ondivaghe propalazioni dei collaboratori di (in)giustizia sono state sconfessate prima da un Giudice che non ha accolto la richiesta di misura cautelare, poi - conclude - da un Tribunale della Libertà, infine dalla Suprema Corte di Cassazione!"

 

Le accuse nei confronti dell'ex sindaco di Castrolibero

Concorso esterno in associazione mafiosa, corruzione elettorale e voto di scambio con la cosca Bella bella prima e Rango-Zingari poi: sono le accuse mosse nei confronti di Orlandino Greco e Aldo Figliuzzi, per fatti avventui quando i due politici ricoprivano rispettivamente igli incarichi di sindaco e assessore di Castrolibero.

 

La Dda di Catanzaro ha chiuso ufficialmente le indagini preliminari che li riguardano e che si sono protratte per anni, caratterizzate anche da ben tre richieste - respinte - di arresto per i due politici. Dai capi d’imputazione spariscono le contestazioni relative alle elezioni del 2003 - ridimensionate da Riesame e Cassazione in termini di gravità indiziaria - mentre restano valide quelle riferite al 2008 e al 2013. Erano quelli i tempi in cui Greco amministrava Castrolibero con percentuali bulgare, prima di passare in consiglio regionale lasciando la poltrona di sindaco a Giovanni Greco.