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lunedì 27 agosto 2018 | 16:37
Ambiente

Comune di Vibo, l’emergenza ambientale tra Procura e crisi politica - Notizie

VIDEO | È l’ex presidente del Consiglio, Stefano Luciano, a puntare il dito contro il sindaco: «È un progetto fallito – dice». E intanto la  Procura "commissaria", di fatto, l’amministrazione sul caos rifiuti

di Alessio Bompasso

Nei giorni scorsi i cittadini avevano auspicato l’intervento della Prefettura sull’emergenza ambientale che si registra in città. Si è mossa per prima la Procura di Vibo Valentia guidata da Bruno Giordano ordinando il blitz compiuto nelle stanze di “palazzo Luigi Razza”,alla ricerca di carte, documenti ed ogni altra informazione utile a vederci chiaro sull’intero “caos rifiuti” ed accertare così eventuali responsabilità penali per reati che si stanno consumando “alla luce del sole” contro l’ambiente e la salute pubblica. Il sequestro d’inizio agosto dell’isola ecologica in pieno centro cittadino era stato il primo squillo di un allarme mostrato in tutto il suo proliferare anche dalle nostre telecamere e che oggi rimbomba nei saloni del palazzo della Giustizia di corso Umberto I. Al vaglio della sezione di polizia giudiziaria sono finiti un bel pò di documenti: delibere, affidamenti di incarichi, appalti, proroghe e tutto quanto attiene alla gestione dei rifiuti, presente e passata. Si procede nel segno della “ tolleranza zero”. Chi ha sbagliato, pagherà.

 

Intanto a Palazzo Luigi Razza si acuisce il dibattito politico tra chi continua a sostenere il sindaco Costa facendo spallucce e chi, dichiarando senza troppi giri di parole il fallimento totale del progetto Costa,  invoca un confronto tra le forze presenti in consiglio comunale, mettere un punto all’amministrazione attuale e ripartire da un’alternativa. È il caso dell’ex presidente del consiglio comunale, Stefano Luciano. Uno dei primi ad immaginare insieme al sindaco Costa la famigerata “Città che vorrei” ma allo stesso tempo anche uno dei primi ad accorgersi, con tanto di dimissioni dal suo ruolo e ritiro dei propri fedelissimi dalla Giunta, dell’incapacità di attuare quel progetto da parte del primo cittadino.

 

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