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giovedì 1 novembre 2018 | 16:09
Politica

Provinciali a Catanzaro, Alecci: «Porto a casa una vittoria» - Notizie

Il sindaco di Soverato e candidato del centrosinistra alla presidenza della Provincia, uscito sconfitto di misura dalla sfida con Abramo, traccia un bilancio dell'esperienza: «Ho lavorato fino all'ultimo: centrimetro per centimetro. Questo patrimonio non andrà disperso»

di L. C.

Ernesto Alecci

«Chiudo questa esperienza, delle elezioni provinciali, con la consapevolezza di aver dato il massimo e, seppur nella sconfitta, di aver portato a casa una vittoria». Così il candidato del centrosinistra, Ernesto Alecci, ha commentato l'esito del voto delle elezioni provinciali di Catanzaro. «Si può perdere, infatti, - ha aggiunto il sindaco di Soverato - ma non essere vinti nelle idee, nel progetto e anche nei numeri. Perché ho ricevuto 423 voti singoli di preferenza (54,02%) contro i 360 (45,98) ottenuti da Abramo. Conoscevo le “regole del gioco” e il calcolo in base al voto ponderato ha trasformato quei numeri nell’elezione a presidente del sindaco di Catanzaro, al quale auguro buon lavoro».

«In questa esperienza - ha proseguito Alecci - ho creduto fin dall’inizio, anche quando tutto e tutti suggerivano cautela e annunciavano sconfitte schiaccianti. Ci ho creduto perché vengo dai territori e dalla trincea dell’amministrazione di un Comune, dove si è abituati a combattere quotidianamente per affermare i diritti nei nostri cittadini, dove il bisogno si misura con l’esiguità di fondi, dove alle volte la solitudine può prevalere. Fin dai primi giorni ho ritrovato accanto a me compagni di viaggio generosi e carichi di entusiasmo, una rete di amministratori che ha intravisto in me un’occasione di riscatto e di affermazione di una politica immersa nella gente e non nei palazzi».

Alecci ha poi evidenziato di non aver «dato nulla per scontato, abbiamo lavorato fino all’ultimo centimetro per centimetro, voto per voto, Comune per Comune ed è stato così che nelle urne ho ritrovato consensi superiori rispetto a quelli pronosticati dai più. Anche Catanzaro, piazza oggettivamente difficilissima per via degli equilibri politici dominanti, si è rivelata foriera di sorprese. Non ce l’abbiamo fatta per un soffio, ma abbiamo dimostrato che è possibile infrangere i luoghi comuni, abbattere le strategie di palazzo con la forza delle idee e del buon senso. Questo patrimonio non andrà disperso, lo devo a chi ha creduto in me, lo devo alla mia terra che anche nell’amarezza di una sconfitta sa regalarti i semi per un nuovo raccolto» ha concluso. 

 

l.c.