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venerdì 9 novembre 2018 | 09:34
Cultura

È di Cosenza la studentessa più brava d'Italia - Notizie

Nel corso di una suggestiva cerimonia il Presidente della Repubblica ha conferito alla giovane il premio “Alfieri del Lavoro”

di Redazione

Maria Cristina Fiore, la studentessa più brava d’Italia premiata da Mattarella

Maria Cristina Fiore, calabrese, diplomatasi lo scorso anno presso il Liceo Classico Europeo 'B. Telesio' di Cosenza, è la studentessa più brava d'Italia, e ieri il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una suggestiva cerimonia tenutasi al Palazzo del Quirinale, le ha conferito il premio 'Alfieri del Lavoro - Medaglia del Presidente della Repubblica'.

Il dirigente scolastico del Liceo Classico 'Telesio' di Cosenza, ing. Antonio Iaconianni, al termine della cerimonia ha dichiarato: «Non nego in questo momento la mia commozione ed il mio entusiasmo: noi del Telesio abbiamo avuto il privilegio di avere Maria Cristina come nostra studentessa e posso assicurare che è una ragazza speciale, un modello per tutti, per i suoi coetanei come per noi adulti. Mi preme evidenziare che Maria Cristina è l'unica, tra i 25 alfieri del lavoro, ad aver riportato la media del 10 nel suo percorso di studi superiore: un risultato veramente straordinario e meritato. Una vera eccellenza, prima sul piano umano e poi come studentessa».

 

«Maria Cristina Fiore, orgoglio cosentino». Lo ha detto il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto.  «Il prestigioso riconoscimento a Maria Cristina Fiore - scrive Mario Occhiuto in un messaggio indirizzato alla studentessa cosentina e alla sua famiglia - ci inorgoglisce enormemente e ci fa comprendere come nella nostra città, ed anche in tutta la Calabria, siano presenti potenzialità enormi, vere e proprie eccellenze, che abbiamo il dovere di accompagnare verso percorsi di inserimento nel mondo del lavoro. Nel caso di Maria Cristina, poi, mi hanno colpito la forte determinazione, le idee chiare, le giuste ambizioni, una grande curiosità e una particolare inclinazione all'approfondimento. La sua storia ed il meritato premio alle sue capacità devono essere di esempio e da sprone per tutti i nostri giovani».