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mercoledì 14 novembre 2018 | 16:27
Economia e Lavoro

Lsu e Lpu, Anci con i sindacati: «Saremo alla loro manifestazione» - Notizie

L’associazione dei sindaci calabresi annuncia il proprio sostegno all’iniziativa in programma venerdì a Catanzaro per sollecitare soluzioni alle problematiche che bloccano il rinnovo dei contratti

di Redazione

«Anci Calabria parteciperà con una propria delegazione alla manifestazione promossa dalle organizzazioni sindacali in favore del rinnovo dei contratti di Lsu e Lpu, condividendo in pieno motivazioni e obiettivi della mobilitazione».Così il presidente di Anci Calabria, Gianluca Callipo, ha annunciato la partecipazione di una rappresentanza dei sindaci calabresi all’appuntamento in programma venerdì 16 novembre a Catanzaro, per sollecitare risposte urgenti ed esaustive alle istanze che riguardano il rinnovo dei contratti ai lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità. L’iniziativa, che prevede la consegna in Prefettura di un documento che sintetizza i motivi della protesta e le richieste avanzate dai sindacati, trova dunque il pieno appoggio dell’Associazione dei sindaci calabresi.

 

«In questa vicenda c’è una completa coincidenza di intenti con le organizzazioni sindacali – spiega Callipo -, perché condividiamo le stesse preoccupazioni non solo con riguardo al futuro di circa 4.500 famiglie, tante quanti sono gli Lsu e Lpu che lavorano nella Pa calabrese, ma anche con riferimento all’attività amministrativa degli enti che rappresentiamo, che in molti casi subirebbero una vera e propria paralisi qualora i contratti non potessero essere rinnovati».Com’è noto, i nodi della questione sono sia economici che normativi. Per ora, non c’è traccia delle nuove risorse finanziarie (50 milioni di euro l’anno) che dovrebbero andare a integrare quelle regionali (circa 38 milioni di euro) per consentire il rinnovo dei contratti in scadenza il 31 dicembre 2018. Ma ciò che più preoccupa è la mancata previsione di deroghe normative alle leggi nazionali che possano consentire sia il rinnovo dei contratti che le stabilizzazioni, laddove già programmate.

 

«L’Anci è impegnata da molti mesi su questo fronte - continua Callipo -. Già nel gennaio scorso fu affrontata la questione con il prefetto di Catanzaro, in rappresentanza di tutte le Prefetture calabresi. Da subito abbiamo individuato nell’impossibilità di eludere i paletti normativi in materia di assunzione negli enti pubblici, il principale ostacolo alla stabilizzazione dei precari. In particolare, l’obbligo di rispettare il turnover con i dipendenti che vanno in pensione e la programmazione triennale del fabbisogno di personale, impediscono nei fatti il rinnovo dei rapporti di lavoro. Senza le deroghe a queste norme e senza ulteriori contributi legislativi regionali che possano incentivare i pensionamenti e favorire la mobilità tra enti, gli Lsu e Lpu resteranno senza contratto e i Comuni si troveranno in grandi difficoltà a causa dell’improvvisa mancanza di personale».

 

Problematiche sollevate con forza dall’Anci anche nell’assemblea organizzata sul tema a Lamezia, il 5 novembre scorso. In quell’occasione, all’incontro parteciparono anche il presidente della Regione e alcuni parlamentari, che accolsero l’appello dei sindaci a fare la propria parte, sollecitando ognuno per le proprie competenze l’accoglimento delle istanze di lavoratori, enti e sindacati.«Ad oggi, però - conclude Callipo – non abbiamo ancora risposte concrete alle problematiche sollevate, e ormai manca solo un mese e mezzo alla scadenza dei contratti. Ecco perché anche Anci Calabria sarà alla manifestazione dei sindacati di venerdì, sostenendo con convinzione le motivazioni della protesta».